Fisco Stabilita la data allo stop per il bonus mobili: devi sbrigarti

Stabilita la data allo stop per il bonus mobili: devi sbrigarti

Scopri quando verrà fermato il bonus mobili: cosa cambia, quando sfruttare le novità e come prepararsi per non perdersi nulla.

16 Settembre 2025 17:00

Con la recente approvazione della Legge di Bilancio, si profila una vera e propria trasformazione nel panorama delle agevolazioni legate ai lavori in casa. Le detrazioni fiscali subiscono una rimodulazione al ribasso, e dal 1° gennaio 2026 gli interventi di ristrutturazione edilizia diventeranno più costosi, mettendo non poche famiglie davanti a scelte difficili.

Se fino a oggi si poteva far affidamento su un’aliquota del 50% per l’abitazione principale, presto ci si dovrà accontentare del 36% e, per le seconde case, addirittura scendere al 30%. Questa riduzione dei benefici economici rischia di incentivare il pagamento “in nero” e di generare effetti collaterali sia sul mercato regolare che sull’indotto.

Per chi ha bisogno di accedere al bonus mobili, rinnovare impianti, infissi o bagni, la parola d’ordine potrebbe essere “velocizzare i progetti”, in modo da conservare il massimo vantaggio possibile.

Si riducono i benefici fiscali e sparisce il bonus mobili

Uno dei tagli più discussi è senza dubbio la cancellazione del bonus mobili a partire dal 2026, provvedimento che metterà fine agli sconti fiscali per l’acquisto di complementi d’arredo e grandi elettrodomestici.

Finora, la possibilità di usufruire del 50% su una spesa massima di 5.000 euro era un vero salvagente per chi desiderava rinnovare la propria abitazione in concomitanza con i lavori di ristrutturazione.

Questa scelta del governo, finalizzata a contenere i costi statali, suscita però perplessità tra chi teme un rallentamento del settore e un aumento dei prezzi. Anche il Superbonus, spesso visto come motore propulsore del comparto edile, sembra destinato a non essere rinnovato integralmente, lasciando spazio a formule agevolative ridotte e meno vantaggiose per i contribuenti.

Bonus barriere architettoniche e altre limitazioni

Non vanno dimenticati i cambiamenti che interesseranno il bonus barriere architettoniche, un incentivo finora applicato con un’aliquota al 75%. Dal 2026 verrà assorbito all’interno delle nuove disposizioni, riducendone la portata e, di fatto, uniformandolo alle altre forme di rimborso già citate.

In aggiunta, per i contribuenti con redditi elevati, superando la soglia di 75.000 euro annui, verranno introdotte soglie di spesa detraibili molto più basse: 14.000 euro per chi guadagna fino a 100.000 euro e 8.000 euro per chi supera quest’ultimo limite, con coefficienti di calcolo variabili in base al nucleo familiare. Una misura che, per alcuni, potrebbe innescare nuove strategie di pianificazione dei lavori in casa.

Come cogliere gli ultimi vantaggi

L’urgenza di sfruttare la normativa attuale sta spingendo molti proprietari a programmare interventi in anticipo come cambiare alcuni mobili per poter usufruire del Bonus mobili e ad affrettarsi con i pagamenti entro il 2025.

La prospettiva di vedersi dimezzare i benefit fiscali o di perderli del tutto non solo influisce sulle scelte di chi ristruttura, ma potrebbe anche incidere sull’andamento del settore edilizio nel suo complesso.

Resta quindi cruciale valutare con attenzione i tempi di inizio e conclusione dei lavori, tenendo d’occhio i futuri decreti attuativi. Anche la consulenza di un professionista, in grado di guidare tra regole e aggiornamenti, si rivelerà un alleato prezioso per pianificare in modo strategico migliorie all’abitazione, ottimizzando spese e benefici prima dei prossimi tagli in arrivo.

Se vuoi aggiornamenti su Fisco inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.