Fisco Ipotesi Manovra 2026: novità su Irpef, Tfr e pensioni

Ipotesi Manovra 2026: novità su Irpef, Tfr e pensioni

Ipotesi Manovra 2026 tra riforma fiscale, flat tax, pensioni e pace fiscale: ecco le proposte in discussione e le posizioni del governo.

12 Settembre 2025 14:30

Il dibattito pubblico si anima attorno a una possibile manovra per il 2026 con strategie per velocizzare la crescita e tutelare i redditi medi, osservando con attenzione i dati in arrivo dalla contabilità nazionale.

Le suggestioni su una nuova linea di intervento governativo si alternano a richiami alla prudenza, nel tentativo di bilanciare la riduzione della pressione fiscale e il rispetto dei vincoli di bilancio. Nel frattempo, gli occhi sono puntati su come il governo deciderà di gestire questo delicato equilibrio, specialmente alla luce delle inevitabili sfide poste dai mercati internazionali.

Il governo sta delineando una manovra fiscale ampia, con l’intento di semplificare il prelievo e ridurre il cuneo sui redditi più esposti. In particolare, la riduzione dell’IRPEF per i lavoratori del secondo scaglione mira a iniettare fiducia nelle famiglie, sperando di alimentare i consumi interni.

Al tempo stesso, l’idea di una flat tax estesa a un numero maggiore di partite IVA suscita curiosità e preoccupazioni. Da un lato, potrebbe incentivare attività indipendenti e nuovi investimenti, ma dall’altro impone di chiarire i potenziali effetti distributivi.

Non va dimenticato il tema delle pensioni, dove emergono ipotesi di flessibilità in uscita grazie a un impiego intelligente degli ammortizzatori previdenziali.

Ipotesi Manovra 2026: pace fiscale e attrazione di investimenti

Per molti contribuenti in difficoltà, la promessa di una pace fiscale rappresenta un segnale di apertura: rateizzazioni più lunghe e condizioni più favorevoli potrebbero garantire una tregua concreta a chi fatica a onorare gli arretrati.

Parallelamente, il governo guarda con interesse all’emissione di BTP agevolati, insieme a misure volte a rendere l’Italia uno scenario accattivante per gli investitori stranieri. Investire in progetti nazionali, infatti, potrebbe rivelarsi strategico per rilanciare l’economia, se sostenuto da incentivi chiari e regole affidabili.

In tal senso, si ipotizza pure un regime fiscale di vantaggio dedicato alle imprese innovative, per attrarre capitali e stimolare l’ecosistema delle startup.

TFR, banche e prospettive future

Nel contesto della futura manovra per il 2026, l’uso del TFR come leva per facilitare l’uscita anticipata dal mondo del lavoro a 64 anni appare un’opzione concreta. L’idea è rendere più fluido il rapporto fra lavoratori e sistema previdenziale, senza dimenticare la sostenibilità finanziaria.

Guardando al settore delle banche, il governo punta a un confronto sereno su eventuali contributi volontari utili a sostenere i piani di consolidamento e rilancio economico. Il filo conduttore resta un approccio pragmatico, focalizzato su obiettivi specifici e calibrato sulle necessità immediate del Paese, affinché ogni iniziativa non comprometta l’equità sociale e la tenuta dei conti pubblici.

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