Fisco Fisco, novità sul concordato preventivo biennale: ecco le Faq aggiornate

Fisco, novità sul concordato preventivo biennale: ecco le Faq aggiornate

Il Fisco aggiorna le FAQ sul Concordato Preventivo Biennale: focus su studi associati, STP e imprese individuali dopo le novità normative.

28 Settembre 2025 15:00

La recente pubblicazione del 25 settembre 2025 del nono aggiornamento delle Faq dell’Agenzia delle Entrate introduce puntualizzazioni decisive intorno al tema del concordato preventivo biennale.

Queste istruzioni mirano a dissipare incertezze tra i professionisti, confermando una linea operativa più chiara e ampliando la prospettiva per diverse categorie. Il documento, elaborato con il contributo degli esperti fiscali, insiste sulla partecipazione degli studi associati e delle società tra professionisti, chiarendo aspetti finora poco esplorati.

Allo stesso tempo, vengono fornite indicazioni utili per le imprese individuali che, pur avendo ceduto parte del proprio business, mantengono i relativi vantaggi e non vedono compromesso il diritto a proseguire nel regime di favore.

Ne deriva un sistema dove gli indici sintetici di affidabilità fiscale restano centrali nel favorire l’adesione, mentre la cessione ramo azienda viene approfondita senza lasciare margine di ambiguità.

Concordato preventivo biennale: indicazioni sugli studi e le società tra professionisti

In linea con le disposizioni del D.Lgs. 81/2025, l’Agenzia chiarisce che quanto stabilito nelle circolari precedenti rimane valido: se in un’organizzazione come gli studi associati opera qualcuno in regime forfettario, ciò non preclude agli altri soci l’accesso al concordato né suscita motivi di esclusione automatica.

Questa impostazione consolida la prospettiva collaborativa spingendo verso un’adesione ampia e uniforme, dove ogni soggetto che possieda i requisiti ISA può serenamente aderire, mentre chi non li presenta non intralcia il resto del gruppo. L’obiettivo dichiarato è garantire una transizione priva di intoppi, incentivando l’organizzazione e il coordinamento tra i vari professionisti.

Rinnovo e cessioni d’azienda

Il nuovo aggiornamento sul concordato preventivo biennale scioglie i nodi relativi alle imprese che hanno avviato operazioni societarie, puntualizzando che il trasferimento di un ramo non conduce automaticamente alla decadenza dal concordato.

Tale visione, in linea con la circolare n. 18/E del 17 settembre 2024, promuove una maggiore flessibilità per chi, nel biennio 2024-2025, ha voluto ristrutturare le attività e, al contempo, continuare il percorso di regolarizzazione fiscale.

Inoltre, si sottolinea l’importanza del rinnovo previsto per il 2026: mancata adesione o ulteriore disallineamento tra singolo socio e studio potrebbero determinare, a regime, l’uscita definitiva dall’opportunità rappresentata dal concordato.

Queste ultime indicazioni del concordato preventivo biennale testimoniano la volontà dell’Amministrazione finanziaria di consolidare un modello che mantenga alta la compliance e, al contempo, supporti la strutturazione e l’evoluzione di vari operatori economici.

L’intento è creare un habitat di fiducia, dove il cumprensorio normativo venga recepito con facilità e convinzione, elevando trasparenza e semplificazione. In vista dei prossimi passaggi legislativi, resta prioritaria l’attenzione agli aggiornamenti normativi e all’evoluzione delle prassi operative: la cornice definita dal concordato preventivo biennale, con la regia delle FAQ, promette di evolversi ulteriormente, fornendo agli interessati gli strumenti idonei per navigare con competenza le sfide del biennio 2025-2026.

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