Fisco Dichiarazioni Assegno unico, aumenti in arrivo nel 2026 e nuove soglie ISEE

Assegno unico, aumenti in arrivo nel 2026 e nuove soglie ISEE

Dal 2026 l’Assegno Unico Universale cresce dell’1,7%. Nuove soglie ISEE e importi maggiorati per figli, disabilità e genitori lavoratori. Scopri le novità.

7 Ottobre 2025 09:55

Le famiglie italiane si preparano a un lieve ma al tempo stesso essenziale passo avanti sul fronte del sostegno economico per i figli a carico. A partire da gennaio 2026, l’assegno unico universale subirà un adeguamento automatico all’inflazione, sancito da un incremento dell’1,7%.

Questa misura ha l’obiettivo di impedire che la crescita dei prezzi eroda il valore reale del contributo, mantenendo il potere d’acquisto delle famiglie inalterato durante una fase di relativa stabilizzazione dei prezzi. Nel concreto, chi possiede livelli di reddito più bassi potrà beneficiare di un aumento proporzionato alla fascia ISEE di appartenenza, mentre anche i nuclei con redditi più elevati vedranno un seppur lieve miglioramento degli importi, contribuendo così a un lieve ma percepibile slancio nell’economia domestica di molte famiglie.

Il nuovo valore dell’assegno e gli importi rivisti

L’adeguamento allo 1,7% si tradurrà in un incremento dei importi assegno unico destinati a diverse fasce di reddito. In particolare, chi rientra nelle soglie ISEE fino a 17.520,19 euro passerà da 201 a 204,22 euro al mese per figlio, mentre per i redditi più alti l’importo minimo raggiungerà 60,15 euro. La rivalutazione interessa anche le soglie d’accesso, con un innalzamento del limite per l’assegno massimo, ora previsto per chi ha un ISEE fino a 17.503,97 euro.

Questo adeguamento permette di mantenere i benefici coerenti con l’andamento dei prezzi, così che le famiglie possano affrontare le quotidiane spese per i figli senza subire grosse riduzioni del valore reale dei sussidi. Inoltre, saranno rivalutate in proporzione le integrazioni già esistenti, stimolando leggermente i consumi e sostenendo la stabilità del tenore di vita.

Maggiorazioni per disabilità e sostegno ai genitori

Anche le maggiorazioni per i figli con disabilità riceveranno un importante aggiornamento. Si passa infatti a 122,53 euro per la non autosufficienza, 110,85 per la disabilità grave e 99,26 per la disabilità media. Quest’ultimo importo, pari a 99,26 euro, sarà destinato anche ai figli che superano il secondo, offrendo un’attenzione aggiuntiva a chi gestisce nuclei familiari più numerosi.

L’adeguamento riserva poi una menzione speciale alle madri con meno di 21 anni, con un’integrazione di 23,37 euro per ogni figlio, mentre nei casi in cui entrambi i genitori lavorino la maggiorazione potrà toccare i 34,95 euro. Queste cifre, sebbene possano apparire moderate, testimoniano la volontà di rendere il sistema più inclusivo, sostenendo in particolare le situazioni di maggiore criticità o fragilità.

Perché l’adeguamento è una garanzia

L’adeguamento dell’assegno punta a salvaguardare il valore effettivo del sostegno, evitando che l’inflazione finisca per ridurre significativamente la capacità di spesa delle famiglie. In un periodo in cui il tasso d’inflazione appare in leggero rallentamento, è fondamentale assicurare continuità e qualità nell’erogazione dei benefici, così che i nuclei familiari possano far fronte alle esigenze di crescita e di formazione dei loro figli.

L’aggiornamento dell’assegno e delle soglie ISEE, sebbene di portata limitata, rappresenta una leva essenziale per offrire certezze e previsioni più solide sulla gestione economica futura, garantendo che ogni euro destinato al sostegno delle famiglie conservi il proprio valore reale nel tempo.

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