Cattivi pagatori e mutui: quando si può ancora ottenere un sì dalla banca
Analisi sull'andamento dei mutui in Italia nel 2025, l'impatto delle segnalazioni CRIF e le opzioni per cattivi pagatori.
Fonte immagine: Finanza.com
Il vento della ripresa soffia deciso sul mercato dei mutui 2025, portando con sé segnali che fanno ben sperare sia per chi desidera acquistare casa sia per chi guarda con attenzione alle dinamiche dei finanziamenti.
Dopo mesi di incertezza e tassi in salita, il primo trimestre dell’anno ha fatto registrare un balzo del 22,4% nelle richieste rispetto al 2024, confermando una rinnovata fiducia tra le famiglie italiane. Il contesto attuale, complice una politica monetaria più accomodante, vede i tassi d’interesse scendere in scia alle decisioni della BCE, che ha portato i tassi interesse BCE dal 4,50% al 2,40% entro aprile 2025.
Un cambio di passo che non è passato inosservato e che sta riscrivendo le regole del gioco per chi sogna di accendere un mutuo.
Surroghe mutui e nuovi equilibri nel mercato
Il vero motore di questa nuova fase, però, è rappresentato dalle surroghe. La possibilità di trasferire il proprio finanziamento a condizioni più vantaggiose sta vivendo una vera e propria stagione d’oro, con un incremento del 19,6% nel corso del 2024.
Anche i nuovi mutui mostrano segnali di vitalità, seppur più contenuti (+1,1%), mentre l’importo medio richiesto si attesta su valori record: 150.732 euro, in crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente. Un dato che testimonia non solo la fiducia, ma anche una maggiore propensione a investire nel mattone approfittando di condizioni finalmente più favorevoli.
CRIF: attenzione al profilo creditizio
Tuttavia, la strada verso il mutuo non è sempre priva di ostacoli. Un ruolo cruciale lo gioca la CRIF, il sistema che monitora la storia creditizia dei consumatori. Qui, ogni segnalazione negativa può trasformarsi in un freno difficile da superare: a seconda della gravità dell’inadempienza, le informazioni restano registrate da 12 a 60 mesi, condizionando l’accesso al credito.
Ecco perché diventa fondamentale tenere d’occhio la propria posizione, effettuando controlli regolari per evitare spiacevoli sorprese che potrebbero vanificare ogni opportunità in un momento così propizio.
Cattivi pagatori: quali possibilità restano?
Non tutto è perduto, però, per chi viene etichettato come cattivi pagatori. Se è vero che le banche tendono a irrigidire le condizioni – con tassi più alti e importi ridotti – esistono comunque soluzioni per chi dimostra di aver recuperato affidabilità. In molti casi, la presenza di un garante solido può fare la differenza, aumentando le probabilità di ottenere un via libera anche quando la situazione sembra compromessa.
In questo scenario, la gestione attenta del proprio profilo finanziario si conferma la chiave per sfruttare appieno le opportunità offerte dal nuovo ciclo dei mutui, senza lasciarsi sfuggire condizioni di finanziamento che, oggi più che mai, tornano ad essere davvero competitive.
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