Fisco Casa Cambiano i bonus edilizi: cosa fare ora per non perdere le agevolazioni

Cambiano i bonus edilizi: cosa fare ora per non perdere le agevolazioni

Il settore edile cambia rotta: meno Superbonus, più incentivi mirati. Scopri i bonus casa confermati, i tetti di spesa e i nuovi criteri fiscali.

22 Ottobre 2025 17:30

La decisione di rivedere nel profondo il sistema di incentivi edilizi nasce dall’urgenza di bilanciare gli effetti positivi sull’economia con una maggiore attenzione alla sostenibilità dei conti pubblici. Da mesi, l’esecutivo ha anticipato che il Superbonus non avrebbe potuto estendersi senza limiti, e ora pare arrivato il momento di consolidare gli aiuti in formule più leggere ma comunque vantaggiose.

Molti osservatori si chiedono se questo passo segni la fine di un sostegno decisivo per il settore delle costruzioni o, piuttosto, l’inizio di una nuova stagione di bonus casa focalizzati su ristrutturazioni e interventi mirati.

Ripensare gli aiuti e la sostenibilità di bilancio

L’impatto dei vecchi schemi di detrazione, in particolare quello collegato alla Legge di Bilancio 2026, dovrà assicurare una distribuzione più equa delle agevolazioni fiscali casa. Alcuni descrivono questi sconti come una “centrale nucleare” di spesa pubblica, evidenziando quanto sia stato cruciale prevedere un cambio di rotta.

Gli esperti sottolineano che la mossa è stata dettata non solo dall’incremento del carico sul bilancio statale, ma anche dalla necessità di agevolare iniziative edilizie più selettive. Resta il fatto che il settore costruzioni ha contribuito in modo determinante alla crescita economica, trainando l’occupazione e alimentando il gettito fiscale, ma il governo vuole evitare un eccessivo aggravio finanziario.

Conferme e nuove regole

Il Bonus ristrutturazioni rimarrà un pilastro imprescindibile: i contribuenti potranno ancora contare su un recupero del 50% per la prima abitazione (e del 36% per le successive) con l’obiettivo di favorire rinnovamenti strutturali e messa in sicurezza. Contemporaneamente, il Ecobonus continuerà a promuovere l’efficientamento energetico, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione dei consumi.

Per le aree più esposte al rischio sismico, il Sismabonus rappresenterà un incentivo chiave per aumentare la stabilità degli edifici, riducendo i costi sociali ed economici legati alle emergenze. Il piano prevede anche la prosecuzione del Bonus mobili, utile a rinnovare gli interni con un tetto di spesa definito.

Il futuro dei lavori edilizi

Molti ritengono che la rimodulazione delle detrazioni aiuterà a creare un mercato edilizio più virtuoso, meno legato alle oscillazioni finanziarie. La prospettiva di una “stagione riformista” potrebbe incoraggiare nuovi progetti, magari meno imponenti, e più centrate sul concetto di stimolo all’economia con un occhio ai conti dello Stato. Da un lato, si punta a favorire la stabilità del comparto delle costruzioni; dall’altro, a evitare un’esplosione di costi pubblici a lungo termine.

In definitiva, pur restando alta l’attenzione sui futuri sviluppi, la revisione delle agevolazioni potrebbe rappresentare un compromesso utile tra spinta alla modernizzazione e sostenibilità, aprendo spazi di opportunità per chi saprà affrontare al meglio questa trasformazione.

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