Bonus Asilo Nido: rinnovo automatico e nuovi importi
Scopri tutte le novità sul Bonus Asilo Nido 2025: rinnovo automatico della domanda, nuovi importi per ISEE e requisiti per accedere al contributo INPS.
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La recente introduzione del rinnovo automatico del bonus asilo nido segna un passo rilevante per le famiglie italiane in cerca di sostegno concreto per la cura dei propri bambini. Grazie a un emendamento approvato in Senato, dal 2026 non sarà più necessario presentare ogni anno la domanda, poiché una singola richiesta avrà validità pluriennale, fino al compimento del terzo anno d’età del bambino.
Questa trasformazione burocratica alleggerisce notevolmente le procedure e mira a garantire maggiore stabilità e tranquillità a chi desidera assicurare al proprio piccolo un percorso di crescita sereno, con il supporto di un contributo costante nel tempo. Rimarrà tuttavia l’obbligo di fornire annualmente la documentazione attestante la frequenza e il mantenimento dei requisiti, così da evitare ogni possibile abuso e mantenere trasparente l’erogazione del sostegno.
Dettagli sugli importi e fasce economiche
L’aspetto più atteso riguarda i importi, che si differenziano a seconda del ISEE del nucleo familiare. Attualmente, per chi rientra nella fascia fino a 25.000 euro, l’indennizzo è di 3.000 euro annuali, divisi in rate mensili.
Tra 25.001 e 40.000 euro, l’importo si riduce a 2.500 euro l’anno, mentre per valori superiori ai 40.000 euro è prevista una copertura di 1.500 euro. Una novità di rilievo scatta poi per i bambini nati dal 1° gennaio 2024: le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro potranno ricevere fino a 3.600 euro annui.
Tale misura amplia in modo significativo la platea di beneficiari, offrendo un sostegno maggiore a chi si trova in situazioni economiche intermedie o particolarmente gravose.
Requisiti e modalità di presentazione
Oltre a essere residenti in Italia, i cittadini richiedenti il contributo devono possedere cittadinanza italiana o di un paese UE, oppure un permesso di soggiorno di lungo periodo. Ovviamente, il bambino non deve aver superato i tre anni di età al momento della domanda.
Tutta la procedura si svolge online, sul portale INPS, dove è possibile accedere tramite SPID, CIE o CNS, oppure avvalersi del supporto di un patronato. In questo modo, i genitori possono seguire l’iter burocratico passo dopo passo, con la sicurezza di operare in un ambiente digitale affidabile e monitorato costantemente.
Copertura finanziaria e prospettive future
Al fine di garantire la sostenibilità del progetto, il Governo ha previsto risorse crescenti per il periodo 2025-2029, partendo da circa 937,8 milioni di euro nel 2025 fino a raggiungere 1.139,8 milioni di euro nel 2029.
L’INPS avrà il compito di tenere sotto controllo la spesa: qualora i fondi stanziati risultassero insufficienti, potrebbero verificarsi sospensioni o slittamenti nei pagamenti. Per questo motivo, è consigliabile inoltrare la richiesta al più presto possibile, soprattutto quando verrà annunciata la disponibilità del portale dedicato. Con queste nuove disposizioni, le famiglie potranno contare su un quadro di incentivi stabile e incisivo, rendendo il sostegno all’infanzia uno strumento prezioso per l’intera collettività.
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