Fisco Assegni familiari: sotto esame gli importi mensili, cosa cambia nel 2025

Assegni familiari: sotto esame gli importi mensili, cosa cambia nel 2025

Gli importi mensili degli assegni familiari sono finiti sotto esame: scopri cosa cambia nel 2025 e quali modifiche ti riguardano.

22 Maggio 2025 14:30

Un nuovo aggiornamento si profila all’orizzonte per le famiglie italiane: dal 1° luglio 2025, l’INPS ha annunciato una rivalutazione dello 0,8% per gli assegni familiari. Questa misura, introdotta attraverso una circolare ufficiale, si basa sull’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’ISTAT, con l’obiettivo di garantire un adeguamento coerente al costo della vita.

I nuovi importi resteranno in vigore fino a giugno 2026, rappresentando un sostegno economico fondamentale per determinate categorie di nuclei familiari.

Gli assegni familiari 2025, infatti, continuano a essere una risorsa essenziale per famiglie che, pur non avendo figli a carico od orfani, si trovano in situazioni di reddito contenuto. Questa forma di supporto economico è stata mantenuta per nuclei familiari composti da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti, che rientrano in precise soglie reddituali. L’introduzione dell’Assegno Unico e Universale nel 2022 ha ridefinito il panorama dei benefici sociali, ma gli ANF restano una componente strategica per chi non rientra nelle nuove misure.

Chi può beneficiare dell’incremento sugli assegni familiari

Ma chi può realmente beneficiare di questo aumento? Gli assegni familiari sono destinati principalmente ai lavoratori dipendenti del settore privato, compresi quelli agricoli e coloro che operano in aziende dichiarate fallite.

Anche i cittadini extracomunitari residenti in Italia, purché titolari di permessi di soggiorno di lungo periodo o provenienti da Paesi con specifiche convenzioni internazionali, possono accedere a questo sussidio. L’attenzione è rivolta in particolare a nuclei familiari con componenti disabili, configurazioni monoparentali e altre situazioni di vulnerabilità economica.

Per calcolare l’importo degli assegni, l’INPS tiene conto dei redditi familiari complessivi. Vengono inclusi sia i redditi assoggettabili a IRPEF al lordo delle detrazioni, sia quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta, se superiori a 1.032,91 euro. Questo metodo di calcolo garantisce una distribuzione equa delle risorse, assicurando che il sostegno raggiunga chi ne ha realmente bisogno.

Come fare richiesta

La procedura per richiedere gli assegni familiari è stata semplificata dal 2019: le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso il portale online dell’INPS o con l’assistenza dei patronati.

Una volta approvata, l’erogazione avviene mensilmente tramite bonifico bancario, postale o su carta prepagata. È inoltre possibile richiedere gli arretrati fino a cinque anni, un’opportunità preziosa per chi, per vari motivi, non ha potuto beneficiare degli assegni in passato.

Questo adeguamento, pur contenuto, rappresenta un passo significativo per garantire che il contributo economico resti allineato all’evoluzione del costo della vita. L’aggiornamento, basato sulla rivalutazione ISTAT, sottolinea l’impegno dell’INPS nel rispondere alle esigenze delle famiglie italiane, offrendo un supporto concreto in un contesto economico sempre più complesso.

Infine, è importante sottolineare come questa misura rappresenti un ulteriore tassello nel mosaico delle politiche sociali italiane. L’attenzione ai nuclei familiari, soprattutto quelli più vulnerabili, dimostra un impegno costante nel garantire una rete di protezione sociale efficace e inclusiva.

Gli assegni familiari non sono solo un sostegno economico, ma un simbolo di solidarietà verso chi affronta difficoltà quotidiane. E con l’arrivo del 2025, questa rivalutazione si pone come un segnale di speranza e di continuità per le famiglie beneficiarie.

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