Finanza Notizie Mondo “Slowbalisation” è la nuova “globalizzazione” per l’economia nel 2020, PwC spiega i motivi  

“Slowbalisation” è la nuova “globalizzazione” per l’economia nel 2020, PwC spiega i motivi  

8 Gennaio 2020 10:21

 

“Slowbalisation” è la nuova “globalizzazione” per l’economia mondiale nel corso del 2020. In altre parole, è atteso un rallentamento della globalizzazione. In un contesto che resta incerto per il commercio globale e con una popolazione mondiale “mai così numerosa, mai così anziana”. Queste alcune delle previsioni contenute nel report PwC “Global Economy Watch – 2020 Predictions”. 

In termini di crescita, nel 2020 l’economia mondiale proseguirà “a un ritmo contenuto, con i mercati principali sostenuti da condizioni finanziarie accomodanti e una sempre maggiore dipendenza dai consumi delle famiglie che da esportazioni nette e investimenti”.  Per il 2020, le attese sono di una crescita globale a un tasso di circa il 3,4% in termini di parità di potere di acquisto rispetto alla media di lungo termine del ventunesimo secolo (3,8% annuo).

Sempre secondo le indicazioni contenute nel report, il settore dei servizi dovrebbe, tuttavia, restare una nota positiva nel panorama del commercio mondiale, con un valore totale dell’export di servizi a livello mondiale che si stima segnerà il record di 7 trilioni  di dollari nel 2020. E in particolare, gli Stati Uniti e il Regno Unito rimarranno in cima alla classifica degli esportatori di servizi, mentre si prevede che nel corso dell’anno la Cina sostituirà la Francia al quarto posto.

Più posti di lavoro, ma non necessariamente distribuiti in modo equo

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, i paesi del G7 continueranno a creare un totale di circa 2 milioni di posti, di cui quattro su cinque saranno negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Giappone. “La disponibilità di manodopera nei paesi del G7 diminuirà in modo graduale, mentre i profitti manterranno una traiettoria ascendente – si legge nel rapporto di PwC -. Tuttavia, in mancanza di miglioramenti in termini di produttività, i margini degli utili aziendali potrebbero contrarsi”

Parallelamente l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) si attende che le sette maggiori economie emergenti (E7) creeranno circa 8 milioni di posti di lavoro in termini netti. Stando alle previsioni dell’Ilo sull’occupazione nei paesi del G7, i posti di lavoro saranno distribuiti equamente tra uomini e donne, mentre nelle E7 l distribuzione tra i generi sarà meno omogenea.

Popolazione globale: sempre più numerosa, sempre più anziana

Mai così numerosa, mai così anziana. Si tratta della popolazione mondiale che nel 2020 dovrebbe raggiungere i 7,7 miliardi, con un incremento di circa il 10% rispetto allo scorso decennio. Secondo le stime, quasi la metà della crescita annua della popolazione mondiale sarà riconducibile a Cina, India e Africa Subsahariana. Parallelamente si prevede che il numero degli over 60 a livello globale supererà la soglia del miliardo. In Cina il totale degli ultra 65enni sarà superiore a quello delle altre sei principali economie emergenti complessivamente. E ancora, il Giappone dovrebbe rimanere il paese “più anziano” del mondo e il Niger il più giovane.