Finanza Notizie Mondo Prove di intesa commerciale Usa-Cina. Da inizio anno export cinese verso States -10,7%

Prove di intesa commerciale Usa-Cina. Da inizio anno export cinese verso States -10,7%

14 Ottobre 2019 08:58

Accordo commerciale Usa-Cina: è fatta? Non per gli analisti e, in fondo, non neanche per il presidente americano Donald Trump, che ha smentito i toni trionfanti con cui ha presentato l’intesa parlando lui stesso del raggiungimento di una fase 1. Il che significa, per l’appunto, che quello appena fatto è stato solo un primo passo, in un percorso lastricato da diversi ostacoli.

Nell’incontro tra la delegazione cinese e quella americana, che si è tenuto giovedì scorso a Washington, le controparti hanno raggiunto, piuttosto, una mini-intesa.

Nello specifico, il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin ha annunciato che l’aumento dei dazi dal 25% al 30% che sarebbe dovuto scattare il prossimo 15 ottobre su $250 miliardi di beni cinesi importati dagli Usa non entrerà in vigore.

Intanto, i nuovi dati che sono stati snocciolati nelle ultime ore dalle autorità di Pechino certificano il continuo impatto della guerra commerciale sulle esportazioni della Cina, soprattutto nei confronti degli Stati Uniti. Dall’inizio dell’anno fino al mese di settembre le esportazioni cinesi verso gli Usa sono crollate infatti del 10,7%, su base annua. Le importazioni hanno sofferto un tonfo del 26,4%.

Tornando all’accordo tra Usa e Cina, Trump ha reso noto che le controparti hanno “raggiunto la fase uno di un accordo molto significativo”, su nodi cruciali che includono la proprietà intellettuale e i servizi finanziari. Con l’accordo la Cina si è impegnata, anche, ad acquistare prodotti agricoli Usa per un valore di $40-$50 miliardi.

“Un accordo che va bene alla Cina, agli Stati Uniti e al mondo”,ha detto un Trump trionfante, aggiungendo addirittura che “siamo vicini alla fine della guerra commerciale”.

Ma non è proprio così, se si considera che rimane intanto operativa la minaccia di dazi del 15% annunciati in precedenza dall’amministrazione Trump e attesi per il 15 dicembre.

I beni cinesi che verrebbero colpiti sono soprattutto prodotti tecnologici al consumo come laptop, tablet, smartphone, un settore che – stando alle rilevazioni di Reuters – l’anno scorso è ammontato a $80 miliardi di importazioni Usa. Ma a essere colpiti dai dazi del 15% previsti per il 15 dicembre sarebbero anche altri beni: in totale, sarebbero colpiti dalle tariffe punitive quei beni che l’anno scorso sono ammontati, secondo i dati del U.S. Census Bureau, a $156 miliardi di importazioni Usa dalla Cina.

Rimangono inoltre vigore le tariffe che l’amministrazione Trump ha già imposto, nel mese di settembre, a diversi prodotti al consumo, per un valore totale di $112 miliardi, e che sono pari al 15%.