Finanza Notizie Mondo Netflix perde abbonati per prima volta in più di un decennio. Ora sarà giro di vite sulle password condivise

Netflix perde abbonati per prima volta in più di un decennio. Ora sarà giro di vite sulle password condivise

20 Aprile 2022 10:30

Risultati scioccanti per Netflix, il colosso americano del video streaming che, per la prima volta in un decennio, ha concluso un trimestre perdendo abbonati. Di mezzo c’è il fattore Russia, ma anche la competizione sempre più agguerrita delle rivali come Disney, Apple, Amazon: tutti titani e tutte Big Tech che stanno investendo in modo massiccio sul business di cui il gigante è stato indubbiamente pioniere.

C’è di mezzo, e d un bel pezzo, ormai, anche la fine del periodo d’oro (per Netflix): quello della fase più tragica della pandemia Covid-9, con tanto di restrizioni in stile stay home, se non di veri e propri lockdown.

Letteralmente costrette a rimanere chiuse a casa, con le entrate dei cinema sbarrate, diverse persone avevano scelto la soluzione divano e telecomando. Le cose sono poi cambiate con i vaccini e il conseguente reopening delle economie, che hnno portto il titolo ad azzerare tutto il rally da Covid .

Lo shock della perdita degli abbonati costringe ora il gigante a rivedere la propria strategia in un modo che avrà conseguenze anche piuttosto drastiche per gli utenti.

Netflix, titolo crolla di oltre -25% a Wall Street

La reazione del mercato alla notizia della perdita degli utenti è stata pessima: il titolo è crollato di oltre il 25% nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street, confermando un trend ribassista che procede da un bel po’, visto che le quotazioni hanno perso dall’inizio del 2022 il 40% circa.

La società ha spiegato il forte rallentamento del suo business anche con la saturazione che ha colpito i suoi principali mercati, riconoscendo al contempo la crescente competizione di nuovi attori dello streaming, come Disney, Warner Bros Discovery e Paramount.

Nella call seguita alla diffusione della trimestrale, Netflix ha annunciato così un piano per creare una versione più economica degli abbonamenti, che prevede l’inserimento di spot pubblicitari nei contenuti proposti:un grande cambiamento per una società che ha offerto finora i suoi film e serie TV senza pubblicità, resistendo alle sirene delle entrate pubblicitarie:

“E’ qualcosa a  cui stiamo guardando e che annunceremo nel prossimo anno o nei prossimi due – ha commentato il co-ceo Reed Hastings – E’ qualcosa che funziona per Hulu, e Disney”.

Una soluzione dovrà essere trovata anche riguardo alla questione della password condivisa, che permette attulmente a diversi utenti di condividere per l’appunto l’accesso ai servii offerti da Netflix.

Netflix stima che siano almeno 100 milioni le famiglie che utilizzano i suoi servizi attraverso la condivisione delle password. “E in questo modo, è più difficile far crescere gli abbonamenti in diversi mercati”, ha chiarito.

Del fenomeno ha parlato al sito Verge l’analista Richard Greenfield di LightShed Partners. Greenfield h calcolato che un eventuale giro di vite da parte del gruppo potrebbe contribuire alla creazione di 10-20 milioni di nuovi abbonati, soltanto nel mercato americano.

Dl canto suo, Hastings ha ammesso che, inizialmente, Netflix non aveva considerato la questione prioritaria.

“Ma ora ci stiamo lavorando molto duramente”, ha avvertito, rendendo noto che esperimenti per impedire il fenomeno della password condivisa sono stati lanciati in alcuni mercati, come in Perù e Cile.

Veniamo ora ai numeri ‘freddi’ emersi con la pubblicazione della trimestrale:

L’utile per azione di Netflix ha fatto meglio delle attese, attestandosi a $3,53 rispetto ai $2,89 stimati dagli analisti che hanno partecipato a un sondaggio di Refinitiv.

Il fatturato è stato invece deludente, pari a $7,87 miliardi, rispetto ai $7,93 miliardi attesi.

Netflix ha poi riferito di aver perso 600.000 clienti negli Stati Uniti e in Canada, “in gran parte per il cambiamento apportato ai prezzi (aumento dei prezzi), (in ogni caso) come da attese”.

Nel mese di marzo, il colosso ha sospeso inoltre i propri servizi in Russia, come segnale di protesta contro l’invasione dell’Ucraina: la decisione si è tradotta in una perdita di 700.000 abbonati circa.

Qualcosa di drastico deve essere fatto, visto che, a seguito della perdita netta complessiva di 200.000 utenti nel primo trimestre del 2022, Netflix prevede di perderne, nel corso di questo trimestre (il secondo dell’anno), altri 2 milioni.

Per la precisione, il gruppo stima per il trimestre in corso un aumento di 2,5 milioni di utenti, rispetto i +4 milioni del secondo trimestre del 2022. E questo, anche e nonostante le uscite di contenuti di alto profilo, come i film Red Notice and Don’t Look Up.