Notiziario Notizie Inghilterra Brexit, accordo Ue-Regno Unito. Periodo transizione fino a dicembre 2020, rimane questione Irlanda del Nord

Brexit, accordo Ue-Regno Unito. Periodo transizione fino a dicembre 2020, rimane questione Irlanda del Nord

19 Marzo 2018 15:40

C’è ancora molto da fare, ma un “passo decisivo”, nel percorso accidentato della Brexit, è stato trovato. L’annuncio è stato congiunto ed è arrivato dai responsabili delle trattative in corso tra Regno Unito e Unione europea. In particolare, il capo negoziatore per l’Ue Michel Barnier ha reso noto che le controparti hanno trovato l’accordo sul periodo di transizione e anche su gran parte del trattato finale che disciplinerà il divorzio definitivo del paese dal blocco europeo. 

Presentata la nuova bozza sull’accordo sulla Brexit: le aree in verde rappresentano quelle questioni su cui è stato trovato un pieno accordo; quelle in giallo dove è stato raggiunto un accordo politico; quelle in bianco dove ci sono ancora discussioni in corso.

Il periodo di transizione – ha comunicato Barnier – “avrà una durata limitata, così come richiesto dal governo del Regno Unito e dall’Unione europea” e verrà utilizzato per finalizzare i rapporti che le controparti avranno in futuro, confermandosi una fase “intensa e ardua”.

Tale periodo durerà dal 29 marzo del 2019 al dicembre del 2020. Barnier ha detto anche che è stato raggiunto un accordo sui diritti di 4,5 milioni di cittadini Ue che vivono nel Regno Unito e per gli 1,2 milioni di cittadini UK che vivono nell’Unione europea.

In generale, sul periodo di transizione, alla fine il Regno Unito è sceso a compromessi con l’Ue: la fine di tale periodo è stata fissata infatti al 31 dicembre del 2020 (che era la data che Bruxelles preferiva), e non al marzo del 2021 (come invece preferiva Londra). Concessioni anche sui diritti dei cittadini dell’Unione europea: quelli che arriveranno nel Regno Unito durante il periodo di transizione godranno degli stessi diritti di oggi. (su questo punto, May aveva opposto resistenza).

Londra ha accettato inoltre che i pescatori dell’Ue abbiano lo stesso accesso alle acque britanniche di cui godono ora. La quota del Regno Unito sul pescato rimarrà la stessa, ma il paese disporrà solo del diritto di essere consultato in caso di qualsiasi cambiamento relativo alla pesca totale e non avrà invece il diritto di veto.

Ancora, il paese potrà avviare trattative proprie sul commercio con i propri partner commerciali durante il periodo di transizione, ma non potrà rendere esecutivi gli accordi fino a quando la fase di transizione non sarà terminata.

L’intesa sul confine dell’Irlanda del Nord non è stata ancora raggiunta e trattative dettagliate sulla questione avverranno nell’arco delle prossime settimane.

“E’ necessario arrivare a una soluzione pratica e fattibile, al fine di evitare un confine “hard” (tra Dublino e Belfast) e per proteggere la cooperazione tra nord e sud”, ha detto ancora Barnier.

In ogni caso, Londra e Bruxelles sono riuscite a trovare un’intesa sul meccanismo del “backstop”, ovvero di uno spazio regolamentare comune, ipotesi che inizialmente la premier britannica Theresa May aveva respinto.