Finanza Notizie Italia Tlc: arrivano i rimborsi per fatturazione a 28 giorni, ma associazioni invitano a non accettarle. Ecco perchè

Tlc: arrivano i rimborsi per fatturazione a 28 giorni, ma associazioni invitano a non accettarle. Ecco perchè

19 Giugno 2019 11:19

Le compagnie telefoniche sembrano essersi arrese sul fronte della battaglia sulle bollette a 28 giorni e, da qualche giorno, stanno inviando messaggi ai propri clienti in cui informano circa la possibilità di ottenere un rimborso per la pratica ritenuta illegittima dall’Agcom. Ai consumatori i gestori offrono diverse opzioni come forma di rimborso, come giga gratuiti per la connessione Internet o minuti di chiamate extra, voucher e altri servizi promozionali. Ma le associazioni dei consumatori si sollevano e invitano a non accettare le offerte, almeno fino alla decisione del Consiglio di Stato, in agenda il prossimo 4 luglio.

Secondo le associazioni infatti le compagnie tlc stanno offrendo ai clienti soluzioni alternative al rimborso vero e proprio, evitando così l’esborso di denaro a favore dei clienti. “Le proposte dei gestori sono estremamente furbe, perché difficilmente quantificabili in termini monetari e perché a costo zero per loro grazie a giga e minuti gratis che non impongono l’erogazione materiale di denaro in favore dei clienti, mentre il rimborso spettante agli utenti dovrebbe essere compreso tra i 30 e i 50 euro“, sottolinea il Codacons.

Attenzione, quindi, perché chi accetta l’offerta delle compagnie telefoniche, dovrà rinunciare a qualsiasi altra forma di rimborso, compensazione o restituzione dei giorni erosi così come previsto dalla delibera Agcom. E’ dunque bene valutare con attenzione e scegliere, in base alle proprie esigenze, l’opzione preferita.

“Con tale operazione le aziende telefoniche gettano fumo negli occhi dei consumatori, perché il rischio concreto è che, accettando le offerte di questi giorni, i clienti ottengano meno di quanto spetta loro di diritto per effetto delle decisioni dell’Agcom”, spiega il presidente di Codacons, Carlo Rienzi. L’associazione, quindi, sta invitando i consumatori a non accettare le offerte inviate in questi giorni dalle compagnie telefoniche, a meno che non risultino palesemente vantaggiose e quantificabili in almeno 300 euro, ossia 10 volte il rimborso minimo spettante di 30 euro, in attesa della decisione del Consiglio di Stato sulla questione dei rimborsi, prevista per il prossimo 4 luglio.

Nel caso in cui si rifutasse l’offerta, alcuni gestori stanno comunicando la possibilità di presentare richiesta di restituzione dei giorni illegittimamente sottratti. E qui scatta un avvertimento di Federconsumatori: “Si tratta di indicazioni quantomeno inesatte – spiega – l’irregolarità della fatturazione a 28 giorni è stata accertata, l’Agcom ha sanzionato le compagnie e soprattutto ha deliberato che i rimborsi siano automatici”. Il proncunciamento del Consiglio di Stato, a cui hanno fatto ricorso le compagnie tlc, definirà con certezza le modalità di restituzione. E’ quindi prematuro invitare gli utenti a seguire una qualsiasi procedura, poiché in questo momento non è dato sapere come si esprimeranno i giudici e quindi quale sarà l’iter corretto da seguire. Che si tratti di un escamotage per indurre molti utenti ad accettare le offerte di rimborso e rinunciare al ristoro a cui hanno diritto?