Finanza Notizie Italia Savona a presidenza Consob, esplode il caso. Pd: ‘è ancora azionista Euklid? In che percentuale?’

Savona a presidenza Consob, esplode il caso. Pd: ‘è ancora azionista Euklid? In che percentuale?’

5 Febbraio 2019 15:37

Esplode il caso Savona, dopo la decisione del Consiglio dei ministri di fare il suo nome per la presidenza della Consob.

L’accordo all’interno del governo, che già sembrava cosa fatta, è stato annunciato da fonti della Lega al termine della riunione del Consiglio dei ministri, che si è svolta nella tarda mattinata di oggi. Una riunione lampo, che è iniziata alle 12,15, per concludersi alle 12,29. I temi erano diversi, ma sul tavolo c’era soprattutto l’indicazione di Savona – al momento ministro per gli Affari europei – alla presidenza dell’Autorità per la Vigilanza dei mercati.

Quella del CdM è stata una indicazione, per l’appunto, in quanto la nomina al timone della Consob tocca al presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. L’ultima parola spetta così a Sergio Mattarella che, secondo alcune fonti riportate nel fine settimana da Il Sole 24 Ore, non dovrebbe sollevare obiezioni.

Obiezioni le sollevano invece le opposizioni, che fanno fronte comune contro il nome dell’economista. 

Occhio alle dichiarazioni, in particolare, del deputato Pd Filippo Sensi:

“Sul caso Savona ho l’impressione che delle due l’una: se non vale la Madia, vale la Frattini, e viceversa. Ricordo, inoltre, che la 281/1985 (la legge che istituisce la Consob) definisce la piena autonomia della Commissione e tra i criteri per la scelta dei suoi componenti esplicita quello della indipendenza. Mi chiedo poi: il ministro Savona – che si dimise lo scorso maggio da direttore di Euklid LTD e presidente del Fondo di investimento omonimo lussemburghese – è ancora azionista di Euklid? E in che percentuale? E, nel caso, questo sarebbe compatibile con suo incarico Consob?”.

Così il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci:

“Il governo va consapevolmente contro le leggi. Savona è incompatibile con la carica di presidente della Consob. È inaudito che M5S-Lega, in una logica ferrea spartizione di poltrone, scarichino sul Capo dello Stato la responsabilità di sottolineare le palesi incompatibilità di Savona. Il gruppo del Pd sta depositando interrogazione urgente al presidente Conte. Ci opporremo in tutti i modi a questa nomina illegittima”. 

Ancora dal Pd, su Facebook, il vice presidente della Camera Ettore Rosato:

“Era stato presentato come la carta vincente di questo governo. Pensate, doveva fare il ministro dell’Economia. Invece 7 mesi di nulla.‪ Ora Paolo Savona potrebbe essere premiato con la presidenza Consob. Ruolo di garanzia, tecnico, che Salvini e Di Maio vogliono al proprio servizio. Per la legge, Savona non potrebbe avere l’incarico. Per ragioni d’età, perché è membro di un governo e perché fino a qualche mese fa ha lavorato per uno dei fondi finanziari vigilati dalla Consob (il fondo Euklid). Ma in questi mesi avete visto che Lega e M5S, per gli amici, sono pronti a tutto…”.

Ma quali sono le ragioni dell’incompatibilità di cui si va discutendo? A illustrarle è stato nel fine settimana un articolo de Il Sole 24 Ore:

Intanto, il quotidiano di Confindustria ricorda che il ministro, fino alla metà del 2018, è stato director del fondo Euklid, che è un soggetto vigilato. Si parla dunque di unasituazione di incompatibilità con il decreto legislativo 39 del 2013, secondo il quale l’incarico di presidente non può essere attribuito a coloro che nei due anni precedenti “abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico”.

Altra incompatibilità, spiega il quotidiano, risiede nel fatto che l’economista è in pensione “e questo implica che a lui possa essere conferito l’incarico, ma soltanto per un anno e senza stipendio”. Il Sole faceva notare che il mandato del presidente Consob, però, ha durata settennale.

Critiche anche da Forza Italia, con Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato, che ha accusato, in particolare, il M5S:

“Il governo propone al capo dello Stato per la Consob il professor Paolo Savona, suo malgrado già pomo della discordia che portò ad un quasi impeachment poi ritirato da Di Maio e i 5Stelle a seguito della nascita dell’attuale esecutivo. Sulla nomina pendono seri dubbi sul rispetto di due leggi che portano i nomi degli ex ministri Madia e Frattini. Non ci sorprende, si sa che per i grillini le leggi devono osservarle tutti tranne che loro. Aspettiamo e vediamo come finirà quest’altra telenovela”.

Contrari al nome anche Fratelli d’Italia, con il senatore Adolfo Urso che sottolinea che “il governo Lega-5Stelle che doveva fare ‘guerra’ all’Unione Europea rinuncia persino al ministro delle Politiche comunitarie, con il conferimento dell’interim al primo ministro (il CdM ha stabilito infatti che il premier Giuseppe Conte prenderebbe a interim la carica di ministro per gli Affari europei), quale merce di scambio pronta per il rimpasto del dopo elezioni. Il ‘governo del cambiamento’ riesuma così la liturgia della vecchia politica sacrificando l’interesse nazionale”.

Infine, in una nota Serve Soverini di Area civica Gruppo Misto sottolinea che “sulle poltrone M5S e Lega riescono sempre a trovare un accordo. Peccato che però Paolo Savona sia incompatibile con la carica di presidente Consob. I suoi ruoli dirigenziali nel fondo Euklid ne minano ogni possibile indipendenza. Salvini e Di Maio pensino a sciogliere una volta per tutta la riserva sulla Tav, piuttosto che spartirsi ancora una volta ruoli di potere”.