Notiziario Notizie Italia Reddito di Inclusione (Rei): cos’è e come funziona. Guida alla misura contro la povertà

Reddito di Inclusione (Rei): cos’è e come funziona. Guida alla misura contro la povertà

20 Febbraio 2018 11:10

Il Reddito di Inclusione, conosciuto con la sigla Rei, è la misura introdotta dal governo dallo scorso 1 gennaio per contrastare la povertà di nuclei familiari in condizioni economiche svantaggiate. Ma di cosa si tratta, come funziona e chi può richiederlo?

Di cosa si tratta
Il Rei è composto da due parti: un assegno mensile, erogato attraverso una carta prepagata emessa da Poste Italiane (denominata appunto Carta Rei) e un progetto di reinserimento sociale e lavorativo. L’importo dell’assegno mensile dipende dalla dimensione del nucleo familiare e dallo scostamento del reddito da una determinata soglia di accesso: può andare da circa 190 euro per una persona sola fino a quasi 490 euro per un nucleo con cinque o più componenti.
Il beneficio economico sarà erogato per un massimo di 18 mensilità, ma potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi solo dopo che siano passati almeno sei mesi dalla data di cessazione del godimento della prestazione.

Chi può beneficiare del Rei
Possono ricevere il reddito di inclusione sociale i cittadini italiani e comunitari. Anche i cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno e gli aventi diritto ad una protezione internazionale possono accedere alla prestazione ma dovranno essere residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
L’assegnazione del sussidio dipenderà anche dalla situazione economica: l’Isee non deve essere superiore ai 6mila euro, il patrimonio immobiliare non oltre i 20mila euro e quello mobiliare non oltre i 10mila.

Rei

Esistono, inoltre, dei requisiti familiari per ottenere il Rei. Al momento della presentazione della domanda il nucleo familiare deve essere in una delle seguenti condizioni:
-presenza di un componente di età minore di anni 18;
-presenza di una persona con disabilità, almeno un suo genitore o tutore;
-presenza di una donna in stato di gravidanza accertata;
-presenza di un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione da almeno tre mesi e non riceva altro sussidio per la disoccupazione.

Come fare domanda
Per accedere al beneficio è necessario compilare e consegnare il modulo MV56 presso i comuni o gli altri punti di accesso individuati dai comuni. Entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, il comune deve effettuare le verifiche di propria competenza e trasmettere le domande all’Inps. Attraverso il servizio online l’interessato, accedendo con le proprie credenziali, può consultare lo stato della propria domanda inviata dal comune all’Inps.