Putin pronto a salvare Italia con acquisto BTP. Di Maio: ‘spread scenderà, manovra resta così. Non usciremo da Ue ed euro’
Al di là di tutte le dichiarazioni ufficiali, lo spread BTP-Bund spaventa, e non poco, il governo M5S-Lega. Lo afferma il premier Giuseppe Conte da Mosca, nel corso della conferenza congiunta con il presidente russo Vladimir Putin. Lo conferma anche il ministro dell’economia Giovanni Tria, nel corso della trasmissione Porta a Porta.
“Se sale, il sistema non regge”, dice il presidente del Consiglio in un colloquio con Stampa e Repubblica da Mosca. Questo, “perché paghiamo tanto di interesse“. Di conseguenza, l’obiettivo di Conte è di abbassare “tutti i toni” e di “fare sistema”.
Con il suo viaggio a Mosca, Conte incassa la fiducia, nell’economia italiana, del presidente Vladimir Putin, che si esprime così sull’Italia:
“L’economia italiana ha basi molto solide, ci fidiamo del governo italiano e noi siamo sicuri che i problemi saranno risolti”. Fermo restando che Mosca non ha alcuna intenzione di intromettersi nel dialogo Roma-Bruxelles sulla legge di bilancio, “non ci sono remore di carattere politico sull’acquisto di titoli di stato italiani dal fondo sovrano russo“.
Dal canto suo, il premier Conte tiene a precisare che non si è certo recato a Mosca per cercare di convincere Putin a fare incetta di BTP:
“Non sono venuto qui per chiedere a Putin di comprare titoli italiani tramite il fondo sovrano. I fondamenti dell’economia italiana sono solidi, ci viene riconosciuto all’estero, meno in patria“.
E fiducia sullo spread viene rimarcata oggi anche dal vicepremier Luigi Di Maio che, in un’intervista a Radio 24, afferma di credere che “lo spread nelle prossime settimane inizierà a scendere perché sono le settimane di dialogo con l’Unione europa e saranno definiti i dettagli della legge bilancio e ci sarà quindi consapevolezza sulla manovra”.
La manovra tuttavia non cambierà, aggiunge Di Maio. “Non credo che bisogna cambiare la manovra sul 2,4 di deficit: siamo uno Stato sovrano, il Parlamento decide cosa portare avanti”.
Il tema, tra l’altro, “non è quello delle regole europee”, visto che “i mercati non sono preoccupati sulle regole europee ma per il fatto che l’Italia voglia uscire dall’Europa, ma finché ci siamo noi in Parlamento non usciamo dall’Euro e dall’Europa”.
Parla anche il vicepremier Matteo Salvini, commentando l’apertura di Putin ad acquistare i BTP:
“La manovra economica darà serenità e stabilità all’Italia. Non abbiamo bisogno di aiuti esterni. Noi puntiamo sul lavoro, sulla vita reale, sulle partite Iva. Gli italiani ci hanno votato per questo, la finanza seguirà”, ha detto, arrivando al Forum economico euroasiatico.
Preoccupato sullo spread è invece il ministro Tria che, intervenuto ieri a Porta a Porta, ha manifestato i suoi timori per le conseguenze che il differenziale tra i tassi BTP e Bund a 10 anni potrebbe avere, a questi livelli, sulle banche italiane:
Un valore al di sopra di quota 300, ha spiegato, “non è una febbre a 40 ma non è neppure 37: è un livello che non possiamo considerare di mantenere così troppo a lungo” e che comporta appunto rischi per le banche.
A proposito di banche, sugli stress test, Tria ha detto che bisogna attendere l’esito, che arriverà il prossimo mese. A quel punto, “si vedrà il livello di capitale e lì si vedrà come intervenire”. Certo, “una ricapitalizzazione si può fare in tanti modi ma non è che come ministro dell’Economia mi metto a parlare di questo”.
La manovra? Tria conferma che rimarrà così, ma anche che, se dovesse presentarsi una crisi in stile 2008, “qualcosa cambieremmo”.