Prestiti: soprattutto per casa e auto, ma anche per consolidare debiti
Nonostante l’Italia risulti tra i paesi occidentali in cui i cittadini hanno una minore esposizione nei confronti degli istituti di credito, i prestiti continuano a crescere. Le ragioni per cui gli italiani chiedono un finanziamento sono legate soprattutto alla casa e all’auto, ma quella che, percentualmente, è aumentata di più è il consolidamento dei debiti. E’ ciò che emerge dall’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it: “Oggi un prestito personale – spiega Andrea Bordigone, responsabile BU prestiti di Facile.it – costa meno rispetto a qualche anno fa; scegliere di consolidare finanziamenti già in corso può essere quindi una soluzione concreta per risparmiare sugli interessi, accorpando tutte le rate in una unica mensile più leggera”.
Nel corso del 2017 la richiesta media di prestiti presentata alle finanziarie è aumentata del 2,3% rispetto al 2016, raggiungendo i 10.790 euro. Fra le richieste per le quali il firmatario ha specificato la finalità di utilizzo, quelle destinate alla casa rappresentano ancora una volta la voce più consistente: poco più del 34% delle domande di finanziamento erano destinate a spese legate all’abitazione. Tra queste, la fetta più grossa è rappresentata dai prestiti per ristrutturazione (24%), seguiti da quelli per l’acquisto di arredamento (7%) o di un immobile (3%). Le auto, invece, rappresentano, con circa il 27%, la seconda ragione che spinge gli italiani a rivolgersi ad una finanziaria. Seguono in classifica le richieste di prestito personale mirate all’ottenimento di liquidità (circa il 13%) e quelle per il consolidamento debiti (circa l’11%). Ma è proprio quest’ultima categoria che è aumentata di più rispetto al totale richieste, evidenziando un +5,5% rispetto al 2016.
Analizzando il profilo dei richiedenti emerge che, rispetto al 2016, è diminuita l’età media di chi ha presentato domanda, scesa da 41 anni e 11 mesi a 40 anni e 9 mesi. A dare un contributo importante alla riduzione dell’età media dei richiedenti sono stati, in particolare, gli under 30, che hanno aumentato il proprio peso di quasi 4 punti percentuali sul totale richiedenti, arrivando a rappresentare il 19%. Sono rimasti invece sostanzialmente stabili la durata dei prestiti (circa 60 rate) e lo stipendio medio del richiedente, pari a 1.670 euro.