Nuova stretta Antitrust sugli influencer, vietata pubblicità occulta sui social network

Nuova stretta dell’Antitrust sugli influencer che con i loro post sui social network promuovono alcuni brand, facendo pubblicità occulta. A distanza di un anno dalla prima azione, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è intervenuta nuovamente per contrastare il fenomeno diventato sempre più diffuso e fuori controllo.

Questo secondo intervento ha allargato la platea rivolgendosi principalmente ai micro-influencer che, approfittando di non essere sotto i riflettori come le grandi star, fanno pubblicità camuffata senza rispettare le regole di trasparenza imposte dal Codice del Consumo. L’Autorità, dopo aver ricordato che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile come tale affinché sia percepibile dal consumatore, ha evidenziato come il divieto di pubblicità occulta debba essere applicato sui social anche dagli influencer con un numero di follower non elevatissimo, ma pur sempre di rilievo.

L’Autorità ha ricordato i criteri generali di comportamento e ha chiesto che sia sempre chiaramente riconoscibile la finalità promozionale in tutti i contenuti diffusi mediante social media, attraverso l’inserimento di avvertenze, come ad esempio #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #inserzioneapagamento, o, nel caso di fornitura del bene a titolo gratuito, #prodottofornitoda. Già dopo il primo intervento dell’anno scorso, gli influencer e le imprese coinvolte avevano modificato le proprie condotte in modo più trasparente per i consumatori: si era osservato infatti un maggior utilizzo di hashtag e riferimenti idonei a rivelare la natura pubblicitaria delle comunicazioni.

Cosa è l’influencer marketing
E’ una forma di comunicazione che consiste nella diffusione su blog, vlog e social network (come Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, Snapchat, Myspace) di foto, video e commenti da parte di blogger e influencer che mostrano sostegno o approvazione per determinati marchi, generando un effetto pubblicitario. Tale forma di comunicazione, inizialmente utilizzata da personaggi di una certa notorietà, si sta diffondendo presso un numero considerevole di utenti dei social network anche con un numero di follower non particolarmente elevato.