Notiziario Notizie Italia Italiani più formiche della media in Europa, ma con la paura di non ottenere pensione dignitosa

Italiani più formiche della media in Europa, ma con la paura di non ottenere pensione dignitosa

2 Dicembre 2019 07:06

Gli italiani si confermano formiche. L’elevata propensione al risparmio è stata confermata dalla settima edizione dello European Payment Consumer Report (Ecpr) di Intrum, basato sulle risposte di più di 24.000 consumatori di 24 Paesi europei (oltre 1.000 in Italia).

In Italia l’84% – emerge dal sondaggio – afferma di riuscire a mettere da parte qualcosa ogni mese, rispetto al 54% del 2018, e a fronte di una media europea che, per il 2019, è pari al 75%. Il 53% degli intervistati si mostra però insoddisfatto di quanto riesce ad accantonare ogni mese e il 40% ammette di non essere “affatto” fiducioso nella capacità di poter beneficiare, in futuro, di una pensione dignitosa.

Insomma, gli italiani ce la mettono tutta per risparmiare, ma, guardando al futuro, sono pessimisti, e temono che quanto stanno accumulando oggi non sarà probabilmente sufficiente a soddisfare le loro esigenze quando andranno in pensione.

Alla domanda su quali siano le ragioni principali alla base della decisione di risparmiare ogni mese, il 71% degli italiani ha citato le spese impreviste; il 47% le spese, in generale, per i consumi; il 39% per viaggiare; il 38% “per i miei figli e nipoti”, il 33% “nel caso in cui dovessi perdere il mio posto di lavoro o altre fonti di reddito; il 23% “per la mia pensione”; il 17% per “l’acquisto di una casa o di un appartamento”; il 17% per l’istruzione; il 7% per altri motivi.

Il 30% confessa inoltre di non essere riuscito a pagare una bolletta in tempo nel corso degli ultimi 12 mesi. Si tratta di una percentuale comunque in ribasso, rispetto al 47% del 2018 e anche inferiore rispetto alla media europea per il 2019, che è pari al 33%.

Detto questo, il 36% ammette che “le preoccupazioni sull’aumento delle bollette stanno avendo un effetto negativo sul proprio tenore di vita”, così come il 45% conferma che le bollette stanno aumentando a un ritmo superiore rispetto alla crescita del reddito.

Ma perchè il 30% non riesce a pagare le bollette in tempo?

Il 33% ha risposto di aver dimenticato di farlo, rispetto alla media europea del 42%; il 48%, così come nella media europea, ha detto di “non disporre delle somme sufficienti per pagare le bollette; il 3% (rispetto al 5% in media) ha affermato di non voler pagare le bollette; il 21% ha rivelato di essersi imbattuto in difficoltà tecniche che gli hanno impedito di onorare gli impegni alla scadenza (a fronte del 15% in media in Europa) e il 2%, in linea con la media europea, ha citato altri motivi.

Il punteggio più basso che l’Italia ha incassato è stato nell’educazione finanziaria: in questa competenza l’Italia risulta 16esima sui 24 paesi interpellati: il 58% degli interpellati è riuscito a definire in modo esatto alcuni termini finanziari, al di sotto del 63% della media europea. I genitori sono considerati i primi maestri di educazione finanziaria (53%), seguiti dalla scuola (39%), da Internet (34%) e dalla banca (30%).