Finanza Notizie Italia Italia: inizio 2020 debole, la crescita sarà zero e i consumi in stagnazione

Italia: inizio 2020 debole, la crescita sarà zero e i consumi in stagnazione

16 Gennaio 2020 11:14

Inizio d’anno debole per l’economia italiana. Dopo una chiusura del 2019 all’insegna della completa stagnazione (+0,1%), con sintomi di deterioramento del quadro congiunturale, si prevede un’apertura del 2020, in termini di Pil, sostanzialmente piatta. Anche i consumi dovrebbero mostrare un andamento stagnante e l’inflazione mentenersi sui minimi storici. Situazione che, con con il tempo, potrebbe rendere sempre più evidenti i problemi di produttività del sistema. E’ questo in sintesi il quadro che emerge dall’ultimo rapporto Confcommercio sullo stato di salute del paese.

 

Crescita nulla prevista a gennaio
“Il quadro congiunturale continua ad essere caratterizzato da una situazione di profonda incertezza, nella quale i principali indicatori evidenziano profili non univoci”, sottolinea il rapporto. A novembre la produzione industriale ha continuato a ridursi (-0,1% su base congiunturale e -0,6 su base annua). Segnali debolmente positivi continuano a provenire dall’occupazione che nello stesso mese ha mostrato una crescita dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,2% nel confronto annuo. La fiducia dei consumatori e delle imprese è risultata, nel mese di dicembre, in moderata ripresa. La crescita per il sentiment delle famiglie è stata del 2% congiunturale, mentre per le imprese si è rilevato un aumento dell’1,5%. Su base annua il tendenziale segnala una riduzione del 2% per le famiglie, mentre per le imprese si è registrato, dopo quasi un biennio, il ritorno in territorio positivo con una crescita dell’1,2%. Stante il permanere di un contesto poco dinamico si stima, a gennaio, una variazione congiunturale nulla del Pil mensile, dato che porterebbe ad una diminuzione dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2019.

 

Consumi stagnanti
A dicembre l’indicatore dei consumi Confcommercio (ICC) ha confermato il protrarsi di una situazione di estrema debolezza della domanda delle famiglie, con un incremento dello 0,1% su base congiunturale e una diminuzione dello 0,4% su base annua. In termini di media mobile a tre mesi prosegue la tendenza al ridimensionamento. Il dato dell’ultimo mese è espressione di una generalizzata tendenza alla stagnazione con contenuti spunti di crescita solo per alcuni segmenti. In particolare per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa e per l’abbigliamento e le calzature si registra una moderata tendenza al miglioramento (+0,3%). In lieve recupero è risultata anche la domanda per i beni e i servizi per la mobilità (+0,2% sul mese precedente), dato che segue, peraltro, la pesante riduzione di novembre (-2,5%). In territorio debolmente negativo si sono mantenute le variazioni dei consumi di beni e servizi per la casa e degli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,2%). Le altre funzioni di consumo sono stazionarie rispetto a novembre.