Finanza Notizie Italia Governo sfida Ue su vincoli e prepara piano Marshall per infrastrutture, ma Bruxelles non ci sta

Governo sfida Ue su vincoli e prepara piano Marshall per infrastrutture, ma Bruxelles non ci sta

16 Agosto 2018 08:48

Prima Salvini, poi il ministro Tria. Il governo sembra compatto nel chiedere maggiore flessibilità all’UNione Europea sugli investimenti in infrastrutture dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova. Da Bruxelles però fanno sapere che l’Italia ha già ottenuto negli ultimi anni ampia flessibilità sui conti pubblici.

Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, conferma l’assoluta necessità di un grande piano di rilancio degli investimenti pubblici in infrastrutture “a cui il MEF assieme agli altri ministeri sta già lavorando, partendo dallo sblocco degli investimenti e degli interventi di manutenzione che hanno già finanziamenti a disposizione”. Parole del ministro che arrivano dopo il collo del ponte Morandi a Genova e confermano l’intenzione del governo di portare avanti una sorta di “piano Marshall” delle infrastrutture.

Tria ha toccato anche il nodo dei vincoli di bilancio, contro cui si era scagliato venerdì Matteo Salvini puntando il dito contro l’UE. “Nessuno si dovrà trincerare dietro l’alibi della mancanza di fondi o di vincoli di bilancio – sottolinea Tria – . L’intero sistema di competenze e responsabilità in tema di investimenti pubblici infrastrutturali che deve essere chiamato in causa e che è alla base del degrado infrastrutturale dell’Italia, dei ritardi e dell’incapacità di spesa”.

“In ogni caso – conclude il numero uno di via XX Settembre – come è stato più volte chiarito, gli investimenti pubblici in infrastrutture sono una priorità dell’attuale governo per i quali non ci saranno vincoli di bilancio, come è una priorità il superamento dell’incapacità di spesa e di intervento”.

La replica di Bruxelles
Bruxelles intanto aveva già replicato alle pesanti parole di Salvini (“Se i vincoli esterni ci impediscono di spendere per avere strade e scuole sicure, allora è necessario mettere davvero in discussione se sia logico seguire queste regole”) in una nota in cui ricorda che l’Italia è uno dei principali beneficiari della flessibilità all’interno del patto di stabilità e crescita con spese extra per diversi miliardi negli ultimi anni. Nel dettaglio Bruxelles evidenzia che sono stati stanziati 2,5 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 in fondi strutturali e di investimento europei per infrastrutture di rete, come strade o ferrovie in Italia e lo scorso aprile la Commissione europea ha approvato un piano di investimenti per le autostrade italiane che consentirà circa 8,5 miliardi di euro di investimenti, anche nella Liguria.