Notiziario Notizie Italia Draghi: ‘Usare sussidi per lavoro’. E ‘finché non si trova vaccino anti-COVID, test di massa per rilanciare economia’

Draghi: ‘Usare sussidi per lavoro’. E ‘finché non si trova vaccino anti-COVID, test di massa per rilanciare economia’

2 Settembre 2020 07:57

L’ex presidente della Bce Mario Draghi torna a parlare di COVID e di come i governi stanno gestendo la crisi scatenata dalla pandemia, lanciando un messaggio preciso. Gli stimoli lanciati e in attesa di essere lanciati, dice, dovranno essere canalizzati a favore di quei settori che possono creare nuovi posti di lavoro per i giovani, piuttosto che per salvare quelli vecchi e difendere lo status quo.

I sussidi dovranno scendere e al tempo stesso si creeranno nuovi posti di lavoro per i giovani”. Mario Draghi ha parlato nel corso dell’intervista rilasciata al professor Filippo Crea – ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica e dall’altro ieri (primo italiano) editor in chief delloEuropean Heart Journal -, nella giornata conclusiva del Congresso della Società Europea di Cardiologia – Escardio 2020.

“I governi hanno dato la giusta risposta con l’aumento del debito e del deficit per ammorbidire l’impatto del Covid”, ha riconosciuto l’ex timoniere della banca centrale europea, ora guidata da Christine Lagarde. E, ha aggiunto, “dovremmo spendere molto di più per la salute“, visto che “la pandemia (da coronavirus) ha messo in rilievo l’importanza di avere buone strutture sanitarie”.

Detto questo, nonostante la giusta risposta data dai governi, solo “la scoperta del vaccino eliminerà tante incertezze che ci sono al momento” . Inoltre, “finché non sarà trovato un vaccino anti-Covid, per rilanciare l’economia servono test di massa e tracciamento”.

Draghi è tornato sotto i riflettori nelle ultime ore anche per l’attacco lanciato contro di lui da Alessandro Di Battista (M5S). In un post su Facebook, Di Battista ha così scritto:

“Il divino Draghi ha diretto l’acquisizione da parte della Repubblica italiana di titoli speculativi che hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, arricchito le banche private ed impoverito le casse dello Stato. È difficile avere cifre esatte su queste operazioni. Sull’acquisto di derivati perdura un sostanziale segreto di Stato come per la strage di Ustica. In effetti la verità farebbe male. Farebbe male a quei tecnici strapagati, con curricula di tutto rispetto, usciti dalle migliori università del pianeta, che inorridiscono quando il popoluccio si interessa di questioni che vanno oltre il calcio mercato, che tuttavia sono stati capaci di farci perdere miliardi di euro e che adesso sognano persino di sedersi al Quirinale, supportati da una classe politica che non può far altro che restare in silenzio avendo la bocca tappata dalle mani ossute di centinaia di scheletri negli armadi…”.