Notiziario Notizie Italia Coronavirus: verso sospensione rate mutui e tasse per famiglie e imprese

Coronavirus: verso sospensione rate mutui e tasse per famiglie e imprese

10 Marzo 2020 16:51

In arrivo un nuovo decreto da parte del governo a sostegno di imprese e famiglie in una Italia che è diventata tutta zona rossa per l’emergenza coronavirus. Tra le misure allo studio, la sospensione delle rate dei mutui anche per le famiglie, il voucher per la baby sitter e una esenzione di tasse e contributi per negozi e imprese. Anche le risorse messe a disposizione per fornteggiare l’emergenza dovrebbero salire da 7,5 a 10 miliardi di euro. Tutto questo porterebbe a uno scostamento dell’obiettivo di deficit, oltre a quello previsto solo qualche giorno fa. “Stiamo ragionando di precostituirci una richiesta di deficit più elevata”, ha anticipato già ieri nel corso della conferenza stampa il premier Giuseppe Conte. Su questo fronte dunque il governo ha già intrapreso un tavolo di confronto con Bruxelles. Intanto in Lombardia si pensa a uno stop totale delle attività, ad esclusione solo degli alimentari e delle farmacie.

 

Sospensione di mutui e pagamenti
Il nuovo decreto legge con misure di sostegno all’economia prevedono diversi interventi, su diversi aree. Per le famiglie potrebbe arrivare uno stop alle rate dei mutui prima casa per 18 mesi, così come la sospensione delle tasse. Già da alcuni giorni si parla anche di un congedo utilizzabile da uno dei genitori con bambini fino a 12 anni di età. In alternativa potrebbe essere previsto un voucher da 600 euro per pagare la baby sitter. Per i lavoratori, potrebbero scattare alcuni ammortizzatori straordinari per sostenere il reddito e interventi ad hoc per gli stagionali. Per le imprese è allo studio una esenzione-moratoria di tasse e contributi, così anche per gli autonomi e i professionisti. Per le piccole e medie imprese verrà incrementato il fondo di garanzia per l’accesso e la ristrutturazione del credito.

“In tutta Italia viene garantita la cassa integrazione per quelle persone che lavorano in un contesto più piccolo. Abbiamo fatto un gran lavoro con il mondo delle banche. Sul credito stiamo garantendo in sistema che permetta liquidità alle imprese. C’è un pacchetto sulle famiglie importante a cominciare dal congedo ma al contempo una misura che sia un bonus, un voucher, un indennizzo fisso che permetta alle famiglie di poter proseguire” così il viceministro dell’economia Laura Castelli a Radio anch’io. Il numero due del dicastero di via XX Settembre assicura inoltre che saranno anche sospesi mutui e tasse a famiglie e privati. Anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha parlato di sospensione di tutti i pagamenti in tutta Italia a partire dalla prima scadenza del 16 marzo.

Deficit verso il 3% del Pil
Le misure di sostegno per le famiglie e le imprese per fronteggiare l’emergenza del coronavirus incideranno in maniera significativa sulla spesa pubblica, riaprendo il doloroso capitolo debito per l’Italia. Si parla infatti di risorse straordinarie che da 7,5 miliardi potrebbero arrivare a 10 miliardi. A questo riguardo, è prevista per domani mattina una riunione del Consiglio dei ministri. Il governo dovrà fissare il livello di scostamento del deficit dagli obiettivi programmatici 2020 e chiederà al Parlamento un’autorizzazione ad aumentarlo ben oltre lo 0,3% del Pil, ipotizzato solo qualche giorno fa. Si potrebbe arrivare a una richiesta più che doppia, per spingere il deficit fino al 3% del Pil. Da parte di Bruxelles, sembra ci sia una certa apertura. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, in un confronto tra Conte e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarebbe stata espressa piena condivisione.

Lombardia verso la chiusura totale delle attività tranne alimentari e farmacie
Intanto la Lombardia sta valutando una chiusura totale delle attività, ad esclusione soltanto dei negozi alimentari e delle farmacie. “E’ il tempo della fermezza. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso, tranne i servizi essenziali, per ripartire il prima possibile. Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”. Così sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana dopo aver incontrato stamane in video conferenza i sindaci delle città capoluogo di provincia della Lombardia. Questo, mentre in una intervista rilasciata a SkyTg24 Emanuele Catena, direttore del reparto di rianimazione e anestesia dell’ospedale Sacco di Milano, ha comunicato che “ad oggi abbiamo qui al Sacco 23 pazienti intubati in terapia intensiva, però in Lombardia sono più di 500 malati che richiedono la terapia intensiva e la ventilazione meccanica. Ogni giorno ne intubiamo dai 30 ai 50, sono numeri da guerra”. L’idea di chiudere tutto è stata ipotizzata anche dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Così in collegamento video con Mattino 5, Gallera ha illustrato la proposta di far chiudere in Lombardia tutte le attività produttive e fermare il trasporto pubblico locale per i prossimi 15 giorni. Una decisione in merito potrebbe arrivare già questa sera.