Finanza Notizie Italia Consumi: crollo record, precipitano i beni non alimentari. 3mila euro in meno a famiglia nel 2020

Consumi: crollo record, precipitano i beni non alimentari. 3mila euro in meno a famiglia nel 2020

7 Maggio 2020 10:33

Crollo record dei consumi in Italia. Secondo i dati Istat, diffusi oggi, a marzo le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione del 20,5% rispetto al mese precedente, mai vista prima. A determinare l’eccezionale calo sono state le vendite dei beni non alimentari, come abbigliamento e calzature e giochi, che sono precipitate del 36%, come conseguenza dell’applicazione delle misure di chiusura di molte attività a partire dal 12 marzo scorso, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Quelle dei beni alimentari sono invece risultate stazionarie. Su base annua, quindi nei confronti di marzo 2019, la contrazione delle vendite al dettaglio è stata del 18,4%.

Nella grande distribuzione sono aumentate le vendite degli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare (+5,2%), soprattutto dei supermercati (+14%), mentre per quelli a prevalenza non alimentare si è assistito a un calo eccezionale (-40,5%). Per gli esercizi specializzati le vendite hanno subito una diminuzione ancora più forte (-55,7%). Nei piccoli negozi anche il comparto alimentare è stato in lieve diminuzione (-1%), mentre per quello non alimentare il calo è stato addirittura del 36,6%. L’e-commerce continua ad essere l’unica forma distributiva in costante crescita (+20,7%).

 

Confesercenti: quasi 3mila euro in meno a famiglia nel 2020, si torna ai livelli del 1999
Un quadro drammatico per i consumi, sostiene Confesercenti che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme per il settore dei commercianti (e non solo). Quest’anno la spesa diminuirà di quasi 3mila euro a famiglia, riportandoci ai livelli del 1999. E la flessione si concentrerà soprattutto su commercio e turismo: alberghi, ristoranti e pubblici esercizi vedranno sfumare circa 25 miliardi di euro di ricavi, altri 13 miliardi saranno persi nel comparto della Ricreazione e della cultura, mentre la caduta nei settori dell’Abbigliamento e calzature e dei Mobili ed elettrodomestici è di circa 11 miliardi.