Finanza Notizie Italia Confindustria, Boccia su manovra: ‘No a plastic e sugar tax. Molto critici su confische preventive’

Confindustria, Boccia su manovra: ‘No a plastic e sugar tax. Molto critici su confische preventive’

11 Dicembre 2019 15:29

“Non siamo contenti sulla plastic tax, della sugar tax, ma apprezziamo il passo avanti fatto e il dialogo con alcuni ministri”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, sulla legge di bilancio per il 2020 del governo M5S-PD, a margine dell’ “Innovations day-Le eccellenze del territorio”, evento che si è svolto all’Auditorium della tecnica di Confindustria, a Roma, voluto e organizzato dal Gruppo 24 Ore.

Boccia ha confermato che Confindustria è molto critica sulla questione delle confische preventive, prima delle sentenze in chiave di evasione.

“Siamo molto critici sulla questione confische preventive, prima delle sentenze in chiave di evasione – ha precisato il numero uno di Confindustria – Siamo chiaramente contro l’evasione ma occorre sottolineare l’importanza della certezza del diritto, perché un errore comporta il fatto che le imprese, gli imprenditori e le imprenditrici vivono di reputazione”.

“Rovinare una impresa per un errore di accertamento – ha continuato – non è un elemento che va verso la cosiddetta certezza del diritto”. A tal proposito, “ci auguriamo, e ieri abbiamo fatto un appello al premier, che su questo si possa trovare una semplificazione, evitare dogmi e occorre costruire chiaramente un percorso che vada anche oltre la legge di bilancio. Per costruire un percorso di medio termine e affrontare la questione temporale, in questo tempo attiviamo i cantieri e usiamo le risorse già stanziate e disponibili”. 

Ancora, Vincenzo Boccia ha ripetuto quanto detto qualche ora prima al Rome Investment Forum, ovvero il no alla ponderazione dei titoli di stato nei bilanci delle banche:

Il Mes è una cosa importante ma mi sembra molto chiaro quello che ha detto il ministro Gualtieri: dobbiamo evitare una proposta, che non riguarda il Mes, che è quella della ponderazione dei titoli di stato, cioè obbligare le nostre banche ad accantonare anche in merito a titoli di Stato che hanno acquistato. Questa è una cosa è una cosa inaccettabile per l’Italia, è la grande priorità, chiaramente oltre a questo dibattito, importante, che va evitato questo rischio, che non c’entra con il Mes, occorre affrontare l’idea della politica così detta anticiclica, recuperare l’incremento dell occupazione, attivare immediatamente i cantieri, essere protagonisti di una stagione riformista in Europa, che non si fa solo criticando dall’Italia ma portando proposte, per esempio con un grande piano infrastrutturale europeo, transnazionale, da mille miliardi di euro finanziabile da eurobond”.

In linea con il messaggio dell’evento, il numero uno di Confindustria ha parlato della necessità che l’Italia sposi sempre di più la logica dell’innovazione:

E’ determinante puntare sull’innovazione per ridurre il divario nel Paese. Abbiamo davanti a noi la sfida di ridurre ed eliminare i divari tra territori, persone e imprese e quella di riattivare l’ascensore sociale nel paese attraverso un grande percorso di formazione, scuola, università, istituti tecnici specializzati e alternanza scuola-lavoro”.

“Ridurre i divari significa ripartire dai fondamentali del Paese. L’incremento dell’occupazione dovrebbe essere la sfida di tutti, della politica, del governo e dei corpi intermedi, noi non abbiamo materie prime e fonti energetiche e quindi il luogo del lavoro è l’impresa. Recuperare queste spiegazioni economiche è la grande sfida attraverso un percorso di innovazione. Non potremmo essere la seconda manifattura d’Europa se le nostre imprese non realizzassero al proprio interno grandi processi di innovazione. Su questo fronte occorre spingere per avere sempre più attenzione per la questione industriale che è una delle grandi priorità del Paese” .