Carige: raggiunto accordo con sindacati sul piano, 1.250 esuberi al 2023
Banca Carige ha raggiunto l’accordo con i sindacati sugli esuberi e la chiusura delle filiali, compiendo un passo fondamentale per realizzare il piano e avvicinarsi alla salvezza. “L’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali è un nuovo importante passo verso la realizzazione del piano strategico”, ha commentato il commissario Fabio Innocenzi. L’accordo rappresenta infatti uno dei principali passaggi necessari per l’esecuzione del rafforzamento patrimoniale da 900 milioni della banca ligure, deliberato dall’assemblea straordinaria lo scorso 20 settembre, ed evitare il fallimento. La banca ligure, è il caso di precisare, è stata salvata per la quarta volta in sei anni.
680 uscite volontarie con accesso al fondo solidarietà
Carige ha firmato ieri l’accordo con le rappresentanze nazionali e aziendali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in merito alle modalità di gestione delle ricadute del piano strategico 2019-23 sui lavoratori. L’accordo firmato prevede l’accesso al fondo di solidarietà di settore per gestire fino a 680 uscite volontarie previste fino al 2023. Queste, sommate alle 450 uscite precedentemente contrattualizzate, e alle 120 prevedibili come turnover fisiologico aziendale, permetteranno di raggiungere il target di 1.250 esuberi.
L’accordo inoltre disciplina la chiusura delle filiali previste per il 2019. Come ha riportato il Secolo XIX alla fine di settembre, da Como a Palermo, saranno 45 le agenzie dismesse, di cui 18 in Liguria. Tornando all’intesa con i sindacati, sono stati affrontati anche i temi del “bilanciamento vita privata/vita lavorativa”, prevedendo un aggiornamento delle norme sulla mobilità del personale, oltre che il lavoro part-time.
I prossimi passi: ricapitalizzazione prima di Natale e ritorno titolo in Borsa a marzo
L’odissea Carige sarebbe così più vicina a concludersi. E ora si guarda con maggiore fiducia ai prossimi passi. Ieri il prospetto relativo alla maxi operazione di ricapitalizzazione di Carige, dal valore complessivo di 900 milioni di euro (di cui 700 milioni attraverso un aumento di capitale e 200 milioni con l’emissione di un prestito subordinato) è arrivata alla Consob e il presidente della Commissione Paolo Savona e gli altri quattro commissari si sono messi al lavoro per esaminare il documento, al fine di dare il via libera. Secondo il Sole 24 Ore, l’aumento di capitale da 700 milioni dovrebbe prendere il via nei primi giorni di dicembre e concludersi entro il 18 dicembre, prima di Natale dunque. La Consob dovrebbe anche porre fine alla sospensione del titolo e delle obbligazioni, che tornerebbero a essere scambiate alla Borsa di Milano a partire dal mese di marzo.