Notiziario Notizie Italia Bollette: scende il prezzo delle materie prime, ma il costo potrebbe aumentare. Perché? Ecco come evitare il salasso

Bollette: scende il prezzo delle materie prime, ma il costo potrebbe aumentare. Perché? Ecco come evitare il salasso

31 Marzo 2020 15:26

A causa del coronavirus, che ha costretto allo stop di tantissime attività economiche, il costo delle materie prime legate all’elettricità e al gas sta diminuendo sensibilmente. Questo però potrebbe non tradursi automaticamente in un alleggerimento delle bollette energetiche. L’obbligo di restare a casa rischia infatti di far salire consumi e costi. Non solo. Molto dipende anche dal contratto di fornitura sottoscritto.

“L’obbligo di restare a casa potrebbe, per alcuni, comportare un aumento dei consumi di luce e gas e, contestualmente, un aumento del costo delle bollette; per questo motivo è importante fare un’attenta valutazione del proprio fornitore se si vuole evitare il rischio salasso – spiega Silvia Rossi, responsabile energia di Facile.it. – Questo potrebbe essere davvero il momento migliore per valutare il cambio operatore o, per chi ancora fosse nel mercato tutelato, passare a quello libero”. Un’operazione che può essere fatta direttamente e interamente da casa, tramite telefono o online. Con le tariffe in calo, chi cambia potrebbe ottenere un forte risparmio in bolletta.

 

Intanto, ecco un breve vademecum, suggerito da Facile.it, per capire come funziona, fare attenzione ad eventuali sprechi ed evitare il salasso:

1) Attenzione al prezzo dell’energia: è fisso o indicizzato?
La diminuzione del costo delle materie prime non si traduce necessariamente in un alleggerimento delle bollette energetiche. Una ragione potrebbe trovarsi nel proprio contratto di fornitura. Infatti, se si ha un contratto con offerta a prezzo fisso il costo della componente energia della bolletta viene bloccato alla sottoscrizione e non varia fino al termine di validità, normalmente fissato a 12 o 24 mesi. In questo caso, quindi, per il cliente non cambierà nulla dal punto di vista delle tariffe e se non si tengono sotto controllo i consumi, la bolletta potrebbe addirittura aumentare. Chi ha un’offerta a prezzo indicizzato, invece, potrebbe vedere, già nelle prossime fatture, un calo del costo della componente energia; voce che, in questo tipo di contratto, varia periodicamente in funzione di alcuni indici di riferimento, spesso legati proprio all’andamento del costo delle materie prime che, quando calano, determinano un abbassamento del peso della bolletta. Attenzione però perché l’indice di riferimento potrebbe essere diverso da operatore a operatore; prima di cantar vittoria, quindi, assicurarsi che il proprio contratto sia agganciato agli indici che in questo momento stanno diminuendo.

 

2) Valutare di passare al mercato libero
Sebbene manchi ancora più di un anno alla fine della maggior tutela nel settore elettrico e nel gas, il periodo attuale potrebbe essere quello giusto per valutare di passare al mercato libero. Alcuni fornitori operanti in questo settore applicano un costo della componente energia più basso rispetto a quello tutelato; è verosimile quindi aspettarsi che, per restare competitivi, nelle prossime settimane molti ridurranno sensibilmente le proprie tariffe. Passare al mercato libero nelle prossime settimane, quindi, potrebbe consentire non solo di assicurarsi un prezzo competitivo, ma anche di bloccarlo per tutta la durata del contratto, mentre le tariffe tutelate varieranno nuovamente il prossimo 1 luglio e non è dato sapere se continueranno a calare o, invece, torneranno a crescere.

 

3) Valutare di cambiare operatore
Anche per chi si trova già nel mercato libero con un’offerta a prezzo fisso, il consiglio è di tenere sott’occhio le proprie bollette luce e gas e valutare un possibile cambio fornitore. A seguito del calo del costo delle materie prime, è prevedibile che nelle prossime settimane alcuni operatori proporranno ai nuovi clienti tariffe luce e gas sensibilmente inferiori a quelle attuali. Chi ha sottoscritto un contratto nel mercato libero in passato, cambiando compagnia potrebbe aggiudicarsi condizioni più favorevoli e bloccarle fino al termine previsto dal nuovo fornitore.

 

4) Valutare se conviene la tariffa bioraria
L’obbligo di stare a casa potrebbe aver modificato le fasce orarie in cui si concentrano i consumi di elettricità e gas. Coloro che avevano optato per una tariffa bioraria, con un costo scontato del prezzo dell’energia nelle fasce serali, potrebbero quindi vedere un aumento del costo finale della bolletta proprio a causa del cambiamento delle abitudini. Per evitare un salasso, il consiglio è di fare attenzione alle nuove modalità di consumo e, nel caso, valutare il passaggio ad una tariffa monoraria o, ancora, cambiare le fasce biorarie optando per uno sconto nelle ore diurne anziché in quelle serali.