Finanza Mercato immobiliare, cresce il fatturato. Ma manca il nuovo

Mercato immobiliare, cresce il fatturato. Ma manca il nuovo

21 Febbraio 2023 10:29

L’aumento dei prezzi nel mercato immobiliare, spinge il fatturato globale, che ha registrato un +12,7%.

Nelle otto città più importanti dell’Italia, nonostante la frenata registrata nel corso del quarto trimestre 2022, il fatturato complessivo del mercato immobiliare ha toccato i 43 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le nuove abitazioni, è in calo l’offerta dello stock, che registra un -6% a causa di un rallentamento delle procedure di appalto e avvio dei cantieri.

La città, che risulta essere più penalizzata, è Milano, dove gli scambi, in questo particolare segmento, sono scesi del 12,2%.

Questi, in estrema sintesi, sono i dati appena presentati da Abitare Co.

Mercato immobiliare, il focus sulle compravendite

Nelle otto principali città metropolitane d’Italia, nel corso del 2022, il mercato immobiliare ha registrato una crescita delle compravendite totali – viene, quindi, considerato sia il nuovo che l’usato – che hanno registrato un +3% rispetto al 2021.

I numeri diventano negativi, se si considerano unicamente le compravendite di nuove abitazioni: questo segmento del mercato immobiliare ha registrato un calo del -1,5%.

La città maggiormente penalizzata è stata Milano, che registrato un -12,2%.

A condizionare, in maniera negativa, i cali delle compravendite e delle offerte sono i ritardi nella partenza e nell’avanzamento di molte iniziative immobiliari, che sono state avviate nel momento in cui la pandemia di Covid era in fase di regressione.

A pesare sui cantieri sono stati principalmente i costi delle materie prime e il rallentamento delle forniture dei materiali, che hanno causato un vero e proprio buco temporale, che ha posticipato la fine dei lavori di diverse iniziative.

L’ovvia conseguenza è stata un allungamento dei tempi di chiusura delle vendite e dei rogiti.

L’analisi di Abitare C0. ha messo in evidenza che “a essere cresciuto maggiormente è il fatturato totale, ovvero il valore dei beni scambiati fra nuovo e usato, con un incremento di ben 12,7 punti percentuali e un valore che ha superato i 42,9 miliardi di euro, spinto soprattutto da un nuovo e costante aumento dei prezzi di vendita. Nel confronto tra le città, Roma è prima in assoluto per valore (€ 15,8 mld) mentre Milano per tasso di crescita del fatturato (+37,2%)”.

Cala l’offerta delle nuove abitazioni

Andando a considerare esclusivamente le nuove abitazioni, è necessario mettere in evidenza che questo segmento di mercato ha visto calare l’offerta del 6% rispetto al 2021 (per Milano il calo è stato più vistoso: -12,3%).

L’offerta sul totale delle case in vendita non ha superato il 6,9%.

Su quest’ultimo aspetto, le uniche due città che si distinguono sono Milano e Roma, rispettivamente con il 14,4% e il 9,7% sul totale composto da nuovo e usato.

Sempre soffermandosi sulla vendita delle abitazioni nuove, le città che hanno chiuso il 2022 in negativo sono:

  • Milano: -12,2%;
  • Firenze: -11,8%;
  • Napoli: -9,9%.

Segno positivo per tutte le altre. Bologna è stata la prima per crescita: +5,2%

L’analisi di Abitare Co ha messo in evidenza che “nonostante ci sia stata una flessione sulle vendite, i prezzi medi sono aumentati in tutte le principali città analizzate (+4,9% rispetto al 2019), raggiungendo un valore medio generale di € 4.475 al mq. Milano e Bologna, rispettivamente con +11,9% e +8,4%, sono le città più dinamiche. Il capoluogo lombardo si avvicina ormai ai 7mila euro al metro quadrato (€6.700 a mq.) seguita da Roma (€5.300 a mq.) e Firenze (€5.100 a mq.)”.

Quali sono stati gli immobili più cercati nel nostro Paese nel 2022?

Il trilocale ha guadagnato sei punti in più rispetto alla quota venduta nel 2021 e anche bilocali e monolocali sono aumentati (rispettivamente del 5% e del 3%) quando l’anno prima erano invece in calo.

La distribuzione percentuale delle vendite per dimensione degli appartamenti vede il monolocale con una quota del 12%, i bilocali al 42%, i trilocali al 27%, i quadrilocali all’11% e le case con oltre 4 locali all’8%.