Finanza Il 66% degli italiani non sa come affrontare una spesa imprevista di 850 euro

Il 66% degli italiani non sa come affrontare una spesa imprevista di 850 euro

4 Gennaio 2023 14:30

Il 18% degli italiani dichiara nel 2022 di aver fatto fronte a un permanente disagio alimentare (circa 9 milioni) e 1 su 4 teme la vera povertà per il 2023 (non avere soldi per cibo, trasporto, abiti, scuola). E sono soprattutto gli imprevisti a preoccupare: il 66% del campione non saprebbe come far fronte a una spesa improvvisa e non rimandabile di 850 euro.

Lo rilevano i dati sullo stato d’animo degli italiani verso il 2023 contenuti in due survey dell’Ufficio Studi Coop condotte a dicembre 2022; la prima su un campione rappresentativo della popolazione italiana e la seconda sulla community di esperti del portale italiani.coop.

Sopravvissuti al Covid, oramai assuefatti ai bollettini di guerra e alle prese con le difficili conseguenze dell’inflazione, gli italiani si affacciano sul nuovo anno con una inattesa forte tempra emotiva: timore e inquietudine sì, ma soprattutto fiducia e aspettativa per il nuovo anno. L’indagine rivela che in Italia l’inflazione dei beni alimentari lavorati resterà elevata (+6,7% medio nel 2023 secondo i manager italiani del settore Food & Beverage), si ridurranno i volumi acquistati dalle famiglie nella Gdo (-0,9%) e si conferma il peggioramento della redditività delle imprese industriali e, soprattutto, distributive (lo teme il 66% dei manager del settore) con conseguente calo degli investimenti (37%) e ricadute anche sul fronte occupazionale (27%).

In generale gli intervistati mostrano timore (nel 33% dei casi) e inquietudine (22%), ma soprattutto fiducia (39%) e aspettativa per il 2023 (38%) e nel complesso hanno un senso di accettazione della realtà (28%) e serenità interiore (34%). A fronte di questa situazione circa un italiano su due spera di mantenere stabili le proprie spese familiari nel 2023 ma il 45% conta di spendere di più per bollette e il 32% per cibo e bevande e si rinuncia invece (a malincuore) all’outdoor, ai viaggi e alla convivialità. Per far fronte all’aumento dei prezzi l’80% degli italiani cambierà anche le proprie abitudini alimentari orientandosi verso diete più salutari e meatless, ma più sobrie e certamente “zero waste” e “no frills”.