Finanza Conto deposito, i tassi d’interesse diventano più appetitosi

Conto deposito, i tassi d’interesse diventano più appetitosi

21 Febbraio 2023 12:53

Quale strumento possono utilizzare gli investitori per tutelare i propri risparmi ed evitare di perdere potere d’acquisto per colpa dell’inflazione? Una risposta interessante a questa domanda ci arriva dal conto deposito, che, nel corso delle prime settimane del 2023, è risultato essere lo strumento più adatto per difendersi dall’inflazione.

Il conto deposito, inoltre, ha permesso ai risparmiatori di poter contare su una soluzione ottimale per far fruttare la propria liquidità.

Sono diversi gli istituti finanziari che hanno aggiornato le proprie offerte ed hanno proposto, ai propri clienti, delle soluzioni più vantaggiose.

A metterlo in evidenza è l’osservatorio di SOStariffe.it insieme a ConfrontaConti.it, che ha messo in evidenza come la convenienza di questo investimento sia cresciuta nel 2023, tanto da arrivare a garantire fino al 372% di guadagno netto rispetto al 2022.

Conto deposito, le novità del 2023

Nel 2023 il conto deposito è diventato più accessibile.

È stato ridotto l’importo minimo richiesto, ma soprattutto è diventato flessibile, grazie, principalmente, all’aumento del numero dei conti non vincolati o con deposito svincolabile.

In altre parole è possibile sintetizzare che il conto deposito è diventato più conveniente per i risparmiatori.

Questo particolare prodotto, oggi come oggi, è diventato uno strumento sicuro e conveniente per investire il proprio denaro:

i risparmiatori hanno la certezza di poter contare su di un tasso di interesse vantaggioso, che è in grado di compensare, almeno in parte, quello record raggiunto dall’inflazione.

Ma soprattutto hanno la possibilità di contare su un investimento senza rischi.

Da notare che il tasso d’interesse, che viene applicato dagli istituti bancari ai depositi, risulta essere in netta crescita, almeno nel confronto tra il mese di maggio 2022 e quello di febbraio 2023.

Questo fatto permette ai risparmiatori di beneficiare di un guadagno derivante dall’investimento, con una percentuale particolarmente rilevante per molte tipologie di investimento (a 6 mesi, a 12 mesi o a 18 mesi).

La scelta di un conto deposito, inoltre, adesso è diventata più agevole per molti risparmiatori: l’importo minimo richiesto è in netto calo e la quota di mercato di conti svincolabili o senza vincoli, in grado di garantire un buon tasso di interesse, è in forte crescita.

Aumentano i tassi d’interesse: +372%

Scegliere un conto deposito permette anche di accedere a dei tassi lordi particolarmente interessanti:

per un deposito di breve durata (6 mesi) è possibile sfruttare un tasso di interesse vantaggioso (2,15%, in crescita di 1,53 punti rispetto al 2022).

Ovviamente il rendimento cresce all’aumentare della durata dell’investimento.

L’analisi di SOStariffe.it e ConfrontaConti.it mette in evidenza che “nel caso di un deposito vincolato per 18 mesi, infatti, è possibile beneficiare di un tasso lordo annuo medio pari a 2,52% (in crescita di 1,7 punti rispetto allo scorso anno). L’aumento dei tassi si traduce in un incremento del guadagno netto, in crescita di una percentuale compresa tra il 199% ed il 261%, in base alla durata del deposito”.

Attenzione, però, che sui conti di deposito non è tutto oro quello che luccica.

L’indagine ha messo in evidenza che vi è anche un aumento dell’importo medio dell’imposta di bollo, legato ad una riduzione del numero di conti con imposta di bollo a carico della banca.

Bisogna poi evidenziare una maggiore accessibilità del conto deposito, con un calo del deposito minimo richiesto per l’attivazione (fino al -52% nel caso di depositi di breve durata).

Con i rendimenti attuali il conto deposito torna ad essere uno strumento interessante per evitare che il potere d’acquisto dei nostri risparmi sia eroso nel tempo dall’inflazione – spiega Paolo Benazzi, General Manager di SOStariffe.it e ConfrontaConti.it –. Per orientarsi e scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze consigliamo di comparare non solo il tasso del rendimento, ma anche altri aspetti importanti come la cadenza temporale con cui ci saranno versati i rendimenti e la tipologia di vincolo: non vincolato per chi vuole disporre della propria liquidità, vincolato con possibilità di svincolo per coloro che preferiscono poter sbloccare il capitale investito in caso di emergenza, vincolato senza possibilità di svincolo per chi vuole massimizzare il rendimento ed è sicuro di poter rinunciare al capitale per tutto il periodo“.