BTP Più: per i primi quattro anni tasso minimo garantito del 2,80%, dopo al 3,6%

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Il nuovo BTP Più, che sarà collocato a partire da lunedì 17 febbraio e fino a venerdì 21 (salvo chiusura anticipata) prevede un tasso minimo garantito del 2,80% dal primo al quarto anno e del 3,60% dal quinto all’ottavo anno.
Così il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) annuncia la serie dei tassi cedolari minimi garantiti per la nuova emissione del primo titolo dedicato ai piccoli risparmiatori con opzione di rimborso anticipato del capitale dopo 4 anni.
BTP Più: tassi e codice ISIN
Il nuovo titolo di Stato, appartenente alla famiglia del BTP Valore, prevede cedole nominali pagate trimestralmente e una scadenza di 8 anni.
La serie dei tassi cedolari minimi garantiti per l’emissione del BTP Più è la seguente:
- 2,80% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno;
- 3,60% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno.
Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005634792.
BTP Più: le caratteristiche del nuovo titolo di Stato
Appartenente alla famiglia del Btp Valore, il titolo dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori e affini (il cosiddetto mercato retail) ha le seguenti caratteristiche:
- Durata 8 anni
- Cedole pagate ogni 3 mesi, con rendimenti prefissati crescenti nel tempo secondo il cosiddetto meccanismo step-up di 4+4 anni, ossia con due fasi ciascuna di quattro anni e cedola più alta nella seconda rispetto alla prima
- Opzione di rimborso anticipato alla pari (100) allo scadere del 4° anno
- Garanzia di veder soddisfatta l’intera domanda
- Taglio minimo acquistabile: 1.000 euro
- Tassazione agevolata come per tutti i titoli di Stato al 12,5% ed esenzione dalle imposte di successione
- Fuori dal calcolo Isee fino a 50.000 euro
- Capitale garantito a scadenza
- Investimento non vincolato nel tempo
- Nessuna commissione per i piccoli risparmiatori che acquistano nei giorni di collocamento
Come chiedere il rimborso anticipato
La novità di questa emissione è che gli investitori, alla fine del quarto anno (febbraio 2029), potranno richiedere il rimborso anticipato, totale o parziale, del capitale, recuperando interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare, per lotti minimi pari a 1.000 euro, dando una comunicazione alla propria banca o all’ufficio postale nel corso di una apposita finestra temporale, prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029.
La facoltà di rimborso anticipato è prevista soltanto per chi acquisterà il titolo nel periodo di collocamento mantenendolo ininterrottamente fino alla data di esercizio di tale facoltà. Il capitale sottoscritto è comunque garantito alla scadenza finale degli otto anni per gli investitori che non avranno esercitato detta facoltà.
In ogni caso il BTP Più potrà essere sempre ceduto interamente o in parte prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato.
Come si acquista Btp Più
Il Titolo di stato si può acquistare in tre diverse modalità:
- in banca
- presso l’ufficio postale in cui si detiene un conto titoli
- online, attraverso il proprio home-banking se abilitato alla funzione di trading-online.
Il collocamento, riservato ai risparmiatori individuali e affini (mercato retail), avviene sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le seguenti banche dealers: Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo e UniCredit Non sono previsti limiti o tetti all’emissione.
Qual è il lotto minimo acquistabile all’emissione
I BTP Più hanno un lotto minimo pari a 1.000 euro. Il taglio minimo acquistabile di ciascun ordine è di 1.000 euro e se ne possono acquistare all’emissione per multipli di 1.000 euro. Inoltre non è prevista alcuna commissione bancaria a carico degli investitori per l’acquisto all’emissione, come per gli altri titoli di Stato a medio-lungo termine.
Qual è la tassazione prevista
Come per tutti gli altri titoli di Stato, la tassazione ridotta dei redditi di capitale e diversi è al 12,5%. Analogamente a tutti gli altri titoli di Stato inoltre, anche i BTP Più non sono soggetti all’imposta di successione.
Inoltre, la legge di bilancio per il 2024 ha escluso i titoli di Stato ed altri prodotti finanziari garantiti dello Stato, fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi, dal calcolo dell’indicatore Isee.