La maggior parte degli italiani risparmia per comprare casa ai figli
Nel 2025 il 58% degli italiani risparmia. Boom di previdenza complementare, case di proprietà e sostegno familiare per acquisto abitazioni.
Fonte immagine: Finanza.com
La crescita del risparmio in Italia continua a stupire, un segnale di forte fiducia nel futuro e al contempo di cautela nei confronti di scenari economici intricate. Nel 2025 si tocca un picco storico, con il 58% della popolazione che mette regolarmente da parte una quota del proprio reddito, lasciandosi alle spalle il minimo del 39% registrato nel 2014.
Sebbene i motivi di questa tendenza possano variare – dalla prudenza finanziaria fino a una più ampia strategia di pianificazione – la propensione all’accantonamento sembra permeare tutte le fasce d’età, lasciando emergere differenze significative tra generi e livelli di istruzione.
L’importanza di una visione strategica
Uno degli elementi che spicca è l’adesione alla previdenza complementare, un’opzione che si è quasi raddoppiata rispetto a quindici anni fa, sfiorando oggi il 24,5%. Questa scelta indica un salto di qualità nella gestione dei risparmi, in cui si cerca non soltanto la sicurezza, ma anche la costruzione di un futuro più solido.
Allo stesso tempo, l’amore per la casa di proprietà non diminuisce: quasi l’80% vive in immobili acquistati, consolidando un’antica tradizione e confermando la centralità del mattone come bene rifugio. È qui che entra in gioco anche la componente di pianificazione, poiché la volontà di costruire un nido sicuro spesso si fonde con un’attenzione a soluzioni abitative multigenerazionali.
Quando la famiglia fa la differenza
In questo scenario, le dinamiche familiari diventano un fattore cruciale di sostegno economico. Gli anziani tra i 60 e gli 85 anni figurano come un vero e proprio pilastro, offrendo supporto rilevante a figli e nipoti. Non a caso, oltre la metà di chi acquista un’abitazione – in particolare tra gli under 35 – si appoggia all’aiuto dei parenti, rendendo l’unità familiare un motore fondamentale per la stabilità finanziaria collettiva.
Questo interscambio generazionale lascia intravedere un nuovo modo di concepire la solidarietà, dove diverse età cooperano per affrontare con maggiore serenità i passi chiave dell’esistenza.
Uno sguardo oltre i dati
La voglia di diversificare e di puntare sugli investimenti rispecchia una crescente consapevolezza verso gli obiettivi di vita, che spaziano dalle esigenze pensionistiche all’acquisto di beni durevoli. Il tasso di risparmio in costante salita e il consolidamento del patrimonio familiare, stimato in 2.211 miliardi di euro, sottolineano come la prudenza si sposi con strategie sempre più sofisticate.
Province come Bolzano, Milano e Piacenza dominano la classifica dei depositi bancari, a dimostrazione di una ricchezza diffusa ma non omogenea. Complessivamente, l’orientamento a costruire basi solide conferma un’attenzione particolare alle necessità intergenerazionali, gettando le fondamenta per un panorama finanziario più solido e articolato.
Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto: