Finanza Personale Pnrr rivisto: più incentivi per l’acquisto di auto elettriche

Pnrr rivisto: più incentivi per l’acquisto di auto elettriche

La revisione del PNRR stanzia fondi per incentivi su auto elettriche e mobilità sostenibile, con un focus su aree urbane inquinate.

23 Giugno 2025 12:00

Il PNRR italiano segna una nuova era per la mobilità di auto elettriche, mettendo sul piatto una cifra che fa davvero la differenza: ben 1,2 miliardi di euro per cambiare il volto del nostro modo di muoverci. Un vero e proprio colpo di spugna al passato, con una svolta che guarda dritto verso il futuro dell’Italia e che si inserisce nel più ampio disegno europeo per la transizione verde.

Non si tratta solo di cifre, ma di una scelta strategica che punta a ripensare il settore dei trasporti e a dare nuova linfa all’economia circolare, con benefici che toccheranno da vicino le tasche dei cittadini e la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.

Il cuore della riforma parte da una constatazione semplice ma cruciale: i fondi destinati inizialmente a 20.000 stazioni di ricarica sono rimasti in gran parte inutilizzati, con meno di 4.000 punti effettivamente realizzati.

Ecco allora che la riallocazione di ben 597 milioni di euro prende forma come una risposta concreta alle esigenze reali del mercato. Niente più risorse sprecate, ma un investimento mirato che trasforma il problema in opportunità, finanziando un programma di rottamazione che promette di togliere dalla circolazione i veicoli più inquinanti e di sostituirli con auto elettriche, alternative a zero emissioni. Un passo deciso verso una mobilità sostenibile che non resta sulla carta, ma si traduce in azioni tangibili.

Incentivi auto elettriche: sostegno concreto e progressivo

Il nuovo schema di incentivi per le auto elettriche si distingue per il suo approccio progressivo, calibrato sull’ISEE dei beneficiari. Un sistema che mette al centro le esigenze delle famiglie più vulnerabili, offrendo fino a 11.000 euro per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro e 9.000 euro per chi rientra nella fascia tra 30.000 e 40.000 euro.

Le microimprese, motore silenzioso del nostro tessuto produttivo, potranno invece accedere a un contributo fino al 30% del valore del veicolo, con un tetto massimo di 20.000 euro. Una scelta che non solo incentiva l’acquisto di veicoli a basse emissioni, ma rafforza il legame tra innovazione, giustizia sociale e sviluppo sostenibile.

Obiettivi e impatto sull’economia circolare

L’ambizione dell’esecutivo è chiara: rottamare circa 39.000 veicoli inquinanti entro giugno 2026, dando priorità alle aree urbane più colpite dall’inquinamento atmosferico. Un traguardo che, se raggiunto, segnerà un cambio di passo nella lotta allo smog e offrirà un contributo concreto all’economia circolare.

Ma attenzione, perché la vera sfida sarà monitorare attentamente l’efficacia delle risorse impiegate, garantendo che ogni euro speso produca risultati misurabili e duraturi. Solo così il PNRR potrà davvero rappresentare la leva per una trasformazione profonda e condivisa, capace di restituire valore al territorio e benessere ai cittadini.

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