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Bancomat non autorizzati: come riconoscerli e proteggersi dalle nuove truffe

Sportelli bancomat non autorizzati in Italia: come riconoscerli, i rischi legati a commissioni elevate e truffe come cash trapping e shimming. Consigli utili.

4 Agosto 2025 10:30

La scena che si presenta a molti visitatori nelle principali località turistiche italiane non è più tranquilla come un tempo. Qui, tra bancarelle tipiche e monumenti storici, sbucano come funghi dei bancomat non autorizzati pronti a drenare il portafoglio di ignari passanti.

Questo fenomeno, pur sembrando inizialmente una comodità, rischia di trasformarsi in un vero incubo. Alcuni turisti, attirati dalla presenza di questi apparecchi apparentemente professionali, si imbattono in commissioni elevate e in un sistema tutt’altro che trasparente, alimentando il sospetto di un ingranaggio ben più grande alle spalle.

Il proliferare di ATM indipendenti

Non si tratta di fantasie: dietro la diffusione degli ATM indipendenti operano spesso società estere senza alcun legame con una filiale fisica o con istituti riconosciuti dalla Banca d’Italia. In questo contesto, le autorità stanno accendendo i riflettori sulle pratiche di antiriciclaggio, poiché simili apparecchi potrebbero agevolare il riciclaggio di denaro e sfuggire a qualunque controllo ufficiale.

Quando ci si trova di fronte a uno sportello che non riporta loghi noti o riferimenti ad alcun servizio clienti affidabile, è opportuno drizzare le antenne e chiedersi se non si sia dinanzi a un raggiro su larga scala. L’effetto collaterale più subdolo? Un vortice di insicurezze e potenziali problematiche legali, che minano la fiducia dei turisti e compromettono la stabilità degli operatori locali.

Le pratiche fraudolente tra cash trapping e shimming

A peggiorare il quadro, entrano in gioco tecniche di frode sempre più avanzate. Da un lato, il famigerato cash trapping, dove l’erogazione del denaro viene bloccata per consentire ai malintenzionati di appropriarsi dei contanti in un secondo momento.

Dall’altro, il shimming, uno stratagemma raffinato che permette di carpire i dati sensibili delle carte attraverso dispositivi quasi invisibili. Di fronte a questi scenari, la posta in palio è alta, perché tali manovre criminali non solo drenano le risorse finanziarie delle vittime, ma creano un clima di sfiducia che può danneggiare l’intero settore turistico.

Come proteggersi e salvaguardare la sicurezza finanziaria

Resta fondamentale tener alta la guardia per non cadere in questi trabocchetti. In primo luogo, è sempre consigliabile utilizzare sportelli in ambienti custoditi e verificare approfonditamente la loro autenticità. Prestare attenzione a qualunque anomalia evidente, come pezzi mobili o strutture precarie, può risparmiare brutte sorprese.

Inoltre, coprire il PIN durante la digitazione, controllare regolarmente i movimenti del proprio conto e segnalare ogni evento sospetto alla banca di riferimento rappresentano mosse vincenti. In attesa di normative più stringenti, alla ricerca di un maggiore equilibrio tra tutela e trasparenza, è il singolo utente ad avere in mano le chiavi della sicurezza finanziaria.

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