Monza venduto: Fininvest e il nuovo proprietario americano
La famiglia Berlusconi cede AC Monza al fondo USA Beckett Layne Ventures. Valore dell'operazione: 45 milioni di euro, con Galliani confermato.
Fonte immagine: finanza.com
Il mondo del calcio italiano volta pagina, mentre un vento d’oltreoceano soffia su una delle sue realtà più dinamiche: il AC Monza cambia padrone e si prepara a scrivere un nuovo capitolo. Un passaggio di testimone che, a ben vedere, non è solo questione di numeri, ma rappresenta un vero e proprio spartiacque per la storia recente del club brianzolo.
E proprio come accade nei momenti cruciali, sono i dettagli a fare la differenza: Fininvest ha infatti formalizzato la cessione dell’80% delle quote, per una cifra complessiva di 45 milioni di euro, debiti inclusi, lasciando il restante 20% nelle mani della holding fino a giugno 2026. Un’operazione che mette fine all’era Berlusconi nel calcio, due anni dopo la scomparsa di Silvio, e spalanca le porte a una nuova visione targata Beckett Layne Ventures.
Monza: il bilancio di un’avventura e il nuovo scenario finanziario
A guardare i numeri, la parabola della famiglia Berlusconi a Monza è stata intensa quanto impegnativa: il club, acquistato nel 2018 per soli 3 milioni di euro, ha registrato perdite per ben 270 milioni, di cui 48 milioni solo nell’ultimo anno.
Un rosso che si è ulteriormente aggravato con la recente retrocessione in Serie B, costringendo Fininvest a svalutare il valore contabile della società del 70%, portandolo a soli 30 milioni. Ma è proprio qui che si inserisce la strategia di Beckett Layne Ventures, fondo americano con solide radici nel mondo dello sport e dell’intrattenimento, che ha scelto il Monza come trampolino per il suo debutto nel calcio italiano, puntando a rilanciare la competitività e a innovare il modello di business del club.
Un nuovo corso, tra continuità e innovazione
Il futuro del Monza si annuncia ricco di sfide e di opportunità, ma senza dimenticare le radici. Ecco perché un elemento di continuità sarà rappresentato da Adriano Galliani, figura storica e simbolo della rinascita biancorossa, che resterà centrale nel nuovo assetto societario: per lui si profila un ruolo istituzionale di primo piano, probabilmente la presidenza, a garanzia di una transizione graduale e senza scossoni. Nel frattempo, durante la fase transitoria, Fininvest manterrà una presenza proporzionale nel consiglio d’amministrazione, a conferma della volontà di assicurare stabilità e competenza in un momento tanto delicato.
Non si può ignorare come l’operazione del Monza si inserisca in un contesto più ampio: quello del crescente interesse dei fondi statunitensi per il calcio italiano. Dopo Inter, Milan, Roma, Fiorentina e Hellas Verona, anche il club brianzolo entra a far parte della galassia americana, aprendo la strada a nuove strategie di sviluppo e a una visione internazionale che promette di cambiare il volto della Serie B e, perché no, anche quello della Serie A. Un passaggio di consegne che, al di là dei numeri, segna l’inizio di una nuova era fatta di investimenti, innovazione e, soprattutto, di grandi aspettative per il futuro dell’AC Monza.
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