Mercato auto usate in calo a maggio 2025

Uno sguardo attento al mercato auto usate in Italia mostra un’insolita battuta d’arresto: gli otto mesi di crescita costante hanno subito una frenata nel mese di maggio 2025, con un calo stimato intorno al 5%.

Questa inversione di tendenza appare in netto contrasto con le performance registrate nei periodi precedenti, allarmando gli analisti che vedono in questa flessione un segnale di instabilità dell’intero comparto. L’emergere di nuovi orientamenti dei consumatori e l’influenza di vari fattori macroeconomici contribuiscono a rimodellare la scena, delineando uno scenario dalle prospettive ancora incerte.

Flessione nei trasferimenti

A fare da cartina di tornasole è il dato sui trasferimenti di proprietà, in discesa da oltre 472.000 a circa 448.000 procedimenti, evidenziando un decremento che sfiora il 5%. Paragonando questa contrazione al contesto pre-pandemia, si registra un ulteriore calo del 6%, che rende ancora più evidente la flessione del settore.

I passaggi di proprietà netti subiscono un -4,7%, mentre le cosiddette minivolture si attestano a -5,5%. In generale, i primi cinque mesi dell’anno, sebbene ancora con un leggero segno positivo (+2,4%), rivelano un ridimensionamento rispetto ai livelli del 2019, imponendo una valutazione attenta sulle possibili strategie di mercato da adottare.

Diversificazione delle alimentazioni

Sullo sfondo di questa situazione, si profila una significativa trasformazione nelle scelte degli acquirenti, anche se le auto diesel continuano a detenere il primato con il 41,8% delle vendite, nonostante una lieve contrazione. Le auto a benzina risalgono al 38,8%, mostrando un rinnovato interesse verso le alimentazioni tradizionali.

Tuttavia, l’ascesa delle vetture ibride pare inarrestabile, toccando il 10% sul totale degli acquisti e confermando un impulso positivo verso le tecnologie più efficienti. Anche i segmenti GPL e metano cercano spazio, seppur con quote ancora ridotte, mentre le auto elettriche restano marginali all’1% del mercato, con le ibride plug-in non lontane all’1,3%.

Età dei veicoli e prospettive

Un aspetto cruciale risulta essere l’analisi sull’età dei veicoli: quasi la metà delle transazioni riguarda auto con oltre dieci anni di anzianità, con un leggero incremento rispetto ai periodi precedenti. Tale tendenza suggerisce una certa saturazione del mercato di seconda mano, ma potrebbe anche riflettere la prudenza degli acquirenti, orientati verso soluzioni più economiche e consolidate.

Nel futuro prossimo, l’equilibrio tra alimentazioni tradizionali e nuove tecnologie dovrà essere ritarato, con un occhio di riguardo alle scelte dei consumatori e alle iniziative di sostegno governativo, elementi che potranno influenzare in misura determinante la ripresa di un mercato ormai in fase di ridefinizione.