Mercati in ripresa, Goldman Sachs ottimista e recessione meno probabile
Goldman Sachs ottimista sull'S&P 500, con previsioni a 6.500 punti. Probabilità di recessione USA ridotta dal 45% al 35%.
Le prospettive dei mercati finanziari stanno finalmente mostrando segnali di ripresa, alimentando un clima di ottimismo tra gli investitori. In particolare, l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina ha contribuito a ridurre le tensioni sui dazi, favorendo un miglioramento della fiducia globale.
A questo proposito, Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le proprie previsioni sull’indice S&P 500, stimando un obiettivo di 6.500 punti nei prossimi 12 mesi, con un incremento dell’11% rispetto agli attuali 5.844 punti. Questo ottimismo si riflette anche in una riduzione della probabilità di recessione negli Stati Uniti, che scende dal 45% al 35% secondo gli analisti della banca d’investimento.
Strategie di investimento nel contesto attuale
Nonostante il miglioramento delle prospettive, Goldman Sachs invita alla prudenza. Gli esperti, guidati da David Kostin, sottolineano come i multipli di mercato elevati e le incertezze sugli utili aziendali possano rappresentare ostacoli a ulteriori guadagni significativi. Tra i settori che emergono come particolarmente promettenti spicca il settore tecnologico, favorito dalla distensione commerciale tra le due superpotenze economiche.
Gli analisti consigliano di concentrare gli investimenti su aziende che possiedono un forte potere di determinazione dei prezzi, ovvero quelle in grado di trasferire l’aumento dei costi ai consumatori senza compromettere i margini operativi. Tale strategia appare particolarmente rilevante considerando che le tariffe commerciali, secondo Goldman Sachs, rimarranno elevate almeno fino al 2025.
Il ruolo della politica monetaria
Le previsioni ottimistiche di Goldman Sachs sono ulteriormente rafforzate dalle aspettative sui tassi d’interesse. La banca prevede tre tagli da parte della Federal Reserve tra il 2025 e il 2026, con il primo atteso già a dicembre di quest’anno. Questo cambiamento rappresenta un passaggio da una politica monetaria di tipo “assicurativo”, adottata per contrastare il rallentamento economico, a una fase di normalizzazione.
La transizione verso una politica monetaria più equilibrata è supportata da una crescita economica più resiliente del previsto. Goldman Sachs ha infatti rivisto al rialzo la stima del PIL statunitense per il 2025, portandola dallo 0,5% all’1%. Anche il tasso di disoccupazione, pur mostrando un moderato aumento, non rappresenta un elemento di particolare preoccupazione nel quadro macroeconomico delineato.
Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto: