Finanza Personale Ferragni chiude lo store di Roma e punta al restyling del suo brand

Ferragni chiude lo store di Roma e punta al restyling del suo brand

Chiara Ferragni annuncia un restyling strategico per il suo brand, con la chiusura del negozio di Roma e nuove strategie di distribuzione.

30 Maggio 2025 09:30

Quando si parla di rivoluzioni nel mondo della moda e dell’imprenditoria digitale italiana, il nome di Chiara Ferragni spicca come una vera e propria icona capace di catalizzare attenzione e cambiamento. E oggi, con una decisione che sa di svolta epocale, l’imprenditrice milanese si rimette al centro della scena, pronta a imprimere una nuova direzione al suo universo creativo e aziendale.

Non si tratta di una semplice operazione di facciata, ma di un vero restyling brand che promette di ridefinire le regole del gioco, mettendo al centro un approccio più diretto, personale e strategico. Il percorso intrapreso non è solo una questione di immagine, ma si traduce in azioni concrete e investimenti mirati che vanno ben oltre la superficie.

Chiuso il negozio a Roma di Ferragni dopo soli due anni

La notizia che ha fatto il giro dei media e delle bacheche social riguarda il rafforzamento della posizione di Chiara Ferragni all’interno della sua società, la storica Fenice Srl. Un segnale forte, che arriva in un momento cruciale e che testimonia la volontà di riappropriarsi della narrazione del proprio brand, senza filtri né intermediari. In questa nuova fase, la Ferragni ha scelto di investire personalmente una cifra di tutto rispetto: ben 6,4 milioni di euro. Un impegno che non lascia spazio a interpretazioni e che sottolinea, una volta di più, la sua determinazione a guidare ogni singolo aspetto del rilancio.

A fare da cornice a questa ristrutturazione, c’è la decisione – tutt’altro che semplice – della chiusura negozio Roma, nello specifico quello di via del Babuino. Un luogo simbolico, già segnato da episodi di vandalismo all’inizio del 2023 durante il cosiddetto “caso Balocco”, che ora cede il passo a una strategia più snella e focalizzata. La scelta di abbassare le serrande nella Capitale non è un segnale di resa, bensì una mossa calcolata all’interno di una visione più ampia di razionalizzazione. La chiusura si accompagna, infatti, alla liquidazione di Fenice Retail Srl, un altro tassello fondamentale nel processo di semplificazione della struttura societaria.

Il restyling di tutto il brand Ferragni

La logica che anima queste decisioni è quella della concentrazione delle risorse nelle aree di maggiore valore strategico. Un’operazione chirurgica che punta a eliminare le dispersioni, ottimizzando la presenza sia sul fronte digitale sia su quello fisico. Non a caso, uno degli aspetti centrali di questo restyling del brand riguarda la revisione dei canali di distribuzione e vendita: l’obiettivo è quello di rafforzare la presenza online, mantenendo però una selettiva e qualificata presenza offline. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma, che guarda al futuro senza dimenticare le radici e la storia del marchio.

A dare ulteriore slancio a questa nuova era è stata la sottoscrizione di un aumento del capitale che ha permesso a Chiara Ferragni di acquisire le quote detenute dai soci Pasquale Morgese e Paolo Barletta. Un passaggio chiave, che le consente di detenere un controllo quasi totale su Fenice Srl e di muoversi con maggiore agilità e autonomia. “È la scelta di rimettere le mani sulla mia storia, senza delegare”, ha dichiarato la Ferragni sui suoi canali social, lasciando trasparire tutta la determinazione di chi non ha paura di esporsi in prima persona.

La nuova strategia dopo il Pandoro Gate

Il 2024 si profila così come un anno spartiacque, in cui sarà possibile misurare la reale efficacia di questa ristrutturazione. Le difficoltà incontrate dopo il cosiddetto “Pandoro Gate” non hanno fatto altro che rafforzare la convinzione dell’imprenditrice: le crisi possono essere trasformate in opportunità, se affrontate con coraggio e visione. E il coraggio, in questa fase, si traduce in scelte forti, in investimenti concreti e nella capacità di ridefinire la propria identità, puntando tutto sulla qualità, sulla trasparenza e sull’innovazione.

La chiusura del negozio Roma e la razionalizzazione delle attività non sono che la punta dell’iceberg di una strategia più ampia, che vede la Ferragni impegnata su più fronti. La revisione delle modalità di distribuzione, la centralità della presenza digitale e l’ottimizzazione dei punti vendita fisici rappresentano solo alcune delle tappe di un percorso che mira a rendere il brand sempre più competitivo e resiliente. E non è un caso che la parola d’ordine, in questa fase, sia “semplificazione”: eliminare il superfluo per concentrare le energie sulle attività che generano reale valore aggiunto.

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