Estate 2025, Codacons lancia l’allarme: “Prezzi insostenibili”
Vacanze estive in Italia sempre più costose: rincari su stabilimenti balneari, cibo, bevande e carburanti. L'inflazione pesa sul bilancio delle famiglie.
Fonte immagine: Finanza.com
In Italia, l’arrivo delle vacanze estive si sta trasformando in una vera e propria corsa ad ostacoli per molte famiglie. L’aria di spensieratezza che solitamente accompagna il periodo più atteso dell’anno lascia spazio a un senso di preoccupazione crescente, complici i rincari che sembrano non dare tregua.
Il mare, da sempre rifugio e sogno a occhi aperti per grandi e piccini, rischia di diventare un lusso per pochi, tra prezzi che lievitano e spese impreviste che pesano come macigni sul bilancio familiare.
Un’estate sotto il segno dei rincari
Secondo le ultime rilevazioni del Codacons, l’aumento dei costi ha travolto l’intero comparto turistico balneare come un’onda anomala. A farne le spese sono soprattutto gli stabilimenti balneari, dove il prezzo di un ombrellone con due lettini si muove tra i 25 e i 30 euro al giorno nelle località di fascia media, per arrivare a cifre da capogiro nei lidi più esclusivi, soprattutto nei fine settimana.
E non è tutto: chi sperava di risparmiare con un abbonamento mensile o stagionale dovrà mettere in conto esborsi che superano i 2.200 euro per la stagione, una cifra che lascia a bocca aperta e che rischia di mettere in discussione le abitudini consolidate di tante famiglie.
Rincari a tavola e non solo
La stretta si fa sentire anche sul fronte dei cibi e bevande, con bar e ristoranti sul litorale che hanno ritoccato i listini verso l’alto. Il rincaro medio si aggira intorno al 10%, coinvolgendo tutto, dai pasti completi alle consumazioni più semplici come gelati, bibite e caffè.
Un pranzo veloce sulla sabbia, che un tempo rappresentava una soluzione pratica e conveniente, oggi rischia di pesare notevolmente sul portafoglio. Il tutto si inserisce in un contesto di inflazione galoppante, dove ogni piccolo extra si trasforma in una spesa da valutare con attenzione, senza lasciarsi prendere dall’entusiasmo del momento.
Il caro-carburanti complica la fuga al mare
A rendere il quadro ancora più complesso ci pensa il tema dei carburanti. Benzina e gasolio hanno registrato aumenti rispettivamente del 14% e del 26,5% rispetto all’anno precedente, rendendo anche il semplice viaggio verso le località balneari una voce di spesa da non sottovalutare. In questo scenario, il consiglio è quello di pianificare con attenzione ogni dettaglio delle proprie vacanze, valutando alternative più accessibili e monitorando ogni spesa, perché quest’anno più che mai, il rischio di trasformare il sogno di una vacanza in un vero salasso è dietro l’angolo.
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