Finanza Personale Commercio Italia-Iran ai minimi storici: fine di un’alleanza economica?

Commercio Italia-Iran ai minimi storici: fine di un’alleanza economica?

Scopri come le relazioni economiche tra Italia e Iran si sono evolute tra investimenti, accordi e l'impatto delle sanzioni internazionali.

24 Giugno 2025 10:15

Negli ultimi anni, il rapporto tra Italia- Iran ha vissuto una trasformazione che non è passata inosservata agli occhi degli osservatori internazionali. Se un tempo si parlava di partnership privilegiata, oggi la narrazione è ben diversa: la parabola discendente degli scambi commerciali tra i due Paesi racconta una storia fatta di opportunità sfumate, di ostacoli geopolitici e di un progressivo ridimensionamento dei legami economici. Un tempo, l’Italia era la porta principale dell’Iran verso l’Europa; ora, il quadro appare molto più frammentato, con numeri che non lasciano spazio a dubbi sull’evoluzione del rapporto.

Guardando ai dati degli ultimi dieci anni, la fotografia è eloquente: dai fasti del 2011, quando gli scambi commerciali tra Italia-Iran sfioravano i 7 miliardi di euro, si è passati a volumi ben più modesti. Nel periodo 2015-2016 si era accesa una timida speranza, con un balzo del 29% delle esportazioni italiane e un impressionante +123,7% delle importazioni dall’Iran, ma la fiammata è durata poco.

Il brusco ritorno alla realtà è arrivato con l’inasprimento delle sanzioni statunitensi a partire dal 2019: le esportazioni iraniane verso l’Italia sono crollate, toccando nel 2022 appena 110,52 milioni di dollari, con un timido recupero nel 2023 (162 milioni di dollari). Tra i prodotti che ancora attraversano i confini figurano la ghisa, il ferro semilavorato e i pomodori lavorati, ma la portata degli scambi è ormai ben lontana dai livelli di un tempo.

Italia-Iran: un’occasione mancata

Uno degli episodi che meglio raccontano la complessità dei rapporti è senza dubbio l’intesa siglata nel gennaio 2018: un accordo di credito quadro da ben 5 miliardi di euro, il più significativo mai sottoscritto tra l’Iran e un membro dell’UE.

L’obiettivo era ambizioso: sostenere progetti strategici in settori chiave come infrastrutture ed energia. Tuttavia, la realtà ha imposto un brusco risveglio. Il deterioramento del contesto internazionale, con le sanzioni sempre più stringenti, ha di fatto congelato gran parte delle opportunità che quell’accordo avrebbe potuto spalancare, lasciando l’amaro in bocca a chi sperava in una nuova stagione di collaborazione.

Il futuro degli investimenti italiani in Iran: resilienza e cautela

Nonostante tutto, il mercato iraniano continua a esercitare un certo fascino sulle imprese italiane. La Camera di Commercio Iran-Italia lo aveva sottolineato già nel 2019: molte PMI non hanno mai smesso di guardare con interesse all’Iran, consapevoli delle potenzialità ancora inespresse.

Nel 2022, anche l’ambasciatore italiano a Teheran ha ribadito il concetto, evidenziando la costante ricerca di nuove opportunità di investimenti da parte delle aziende tricolori. In un contesto dove la parola d’ordine è “cautela”, la determinazione e la capacità di adattarsi rimangono le chiavi per non perdere il treno di un possibile rilancio, qualora il quadro geopolitico dovesse finalmente schiarirsi.

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