Finanza Personale Caro carburante: in autostrada la verde sfonda i 2,30 €/l, allarme Codacons

Caro carburante: in autostrada la verde sfonda i 2,30 €/l, allarme Codacons

Codacons segnala rincari record per i carburanti in autostrada: benzina a 2,3 €/litro, impatto di biocarburanti e speculazioni sul petrolio.

24 Giugno 2025 11:23

Nelle ultime settimane, chiunque abbia percorso le principali arterie del nostro Paese si sarà accorto che i prezzi dei carburanti hanno subito una vera e propria impennata, lasciando automobilisti e famiglie con l’amaro in bocca. Un salasso che sembra non avere fine e che, come spesso accade, rischia di innescare un effetto domino su tutto il sistema economico nazionale.

I dati parlano chiaro: sulle autostrade italiane, la benzina ha ormai superato soglie che fino a poco tempo fa sembravano irraggiungibili. Sulla A1, il servito tocca i 2,309 euro/litro, mentre la A21 e la A4 seguono a ruota con cifre appena inferiori.

E non va certo meglio per chi sceglie il self-service: anche qui i prezzi restano sopra i 2 euro al litro, rendendo ogni rifornimento una vera e propria stangata. Non si salva nemmeno il gasolio, che sulla A1 arriva a sfiorare i 2,319 euro/litro. Una situazione che mette a dura prova la pazienza – e il portafoglio – degli italiani, già alle prese con rincari generalizzati su più fronti.

Le cause dietro il caro carburante: biocarburanti e speculazioni

Secondo il Codacons, a spingere verso l’alto i prezzi del carburante sono diversi fattori. In primo piano, l’introduzione dei biocarburanti e il relativo obbligo di miscelazione, che ha comportato un aumento dei costi di gestione per i distributori, inevitabilmente scaricati sui consumatori finali.

Ma a pesare come un macigno sono anche le speculazioni petrolio sui mercati internazionali, che negli ultimi mesi hanno alimentato una corsa senza freni ai rialzi. Il risultato? Un quadro preoccupante che, di fatto, trasforma il pieno di carburante in un lusso sempre più difficile da permettersi.

L’impatto sulle famiglie e l’appello del Codacons

Le ripercussioni di questi aumenti sono tutt’altro che trascurabili. Un pieno oggi costa in media 2,2 euro in più per la benzina e 2,4 euro in più per il gasolio rispetto al mese scorso. Se si proietta questo dato su base annua, la spesa aggiuntiva arriva a sfiorare i 52 euro per chi utilizza benzina e 57,6 euro per chi preferisce il gasolio, considerando due rifornimenti mensili. Un colpo non da poco per i bilanci familiari, già messi a dura prova da una congiuntura economica tutt’altro che favorevole.

Non a caso, il Codacons ha lanciato un appello urgente al governo, chiedendo misure concrete per arginare una situazione che rischia di sfuggire di mano e di far lievitare ulteriormente l’inflazione. Una richiesta di attenzione e responsabilità, affinché i cittadini non vengano lasciati soli di fronte a un carocarburanti che sembra non voler concedere tregua.

Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.