Finanza Personale Il pane pesa di più sul portafoglio: +30% dal 2020

Il pane pesa di più sul portafoglio: +30% dal 2020

Il prezzo del pane in Italia ha registrato un aumento del 30% dal 2021 al 2025 a causa di inflazione, crisi energetica e geopolitica.

16 Maggio 2025 17:30

Il costo del pane in Italia ha registrato un’impennata senza precedenti, con un incremento del 30% in soli quattro anni. Questo dato è ancora più significativo se confrontato con l’inflazione media del 17,5% nello stesso periodo. Oggi, il prezzo del pane varia tra 3,19 e 4,9 euro al chilo, rendendo sempre più oneroso per le famiglie italiane acquistare questo alimento base. Il consumo medio pro capite, che si attesta tra i 15 e i 18 kg all’anno, evidenzia ulteriormente il peso economico di questo prodotto sul bilancio familiare.

Secondo l’Osservatorio Prezzi e Tariffe del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il prezzo medio di un chilo di pane è passato da 2,9 euro nel marzo 2021 a 3,77 euro nel 2023, con picchi che sfiorano i 5 euro. Questa crescita supera di gran lunga l’andamento generale dell’inflazione, segnalando un fenomeno anomalo e preoccupante.

Le cause dell’aumento del prezzo del pane

Le cause di questo rincaro sproporzionato sono molteplici. La guerra in Ucraina ha destabilizzato il mercato del grano tenero, ingrediente fondamentale per la produzione del pane, generando oscillazioni nei prezzi delle materie prime. A ciò si aggiungono i fenomeni climatici avversi, che hanno compromesso i raccolti in diverse regioni del mondo, aumentando ulteriormente la pressione sui costi.

Un altro fattore cruciale è rappresentato dalla crisi energetica, che ha colpito duramente i panifici. Questi, essendo grandi consumatori di energia per la cottura, hanno subito l’impatto del drammatico aumento dei costi di gas ed elettricità a partire dal 2021, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Inoltre, le catene di approvvigionamento globali, già messe a dura prova dalla pandemia, hanno subito ulteriori aumenti nei costi logistici e di trasporto, aggravati dal rincaro dei carburanti.

Il caso del prezzo del pane è emblematico di come le crisi globali possano influire sulla quotidianità locale, mettendo in evidenza la fragilità delle filiere alimentari. Le interconnessioni tra eventi geopolitici, cambiamenti climatici e dinamiche economiche sottolineano la vulnerabilità di un sistema che necessita di interventi mirati per garantire maggiore stabilità.

In questo contesto, il monitoraggio continuo dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe si rivela essenziale per comprendere le tendenze di mercato e predisporre misure a tutela dei consumatori. Strumenti di analisi come questi possono fornire un supporto prezioso per identificare strategie che aiutino a mitigare l’impatto economico sulle famiglie, garantendo un accesso equo a beni di prima necessità come il pane.

L’attenzione verso la sostenibilità economica e la resilienza delle filiere alimentari deve diventare una priorità, non solo per affrontare le sfide attuali, ma anche per prepararsi a quelle future. Solo attraverso una gestione integrata e una visione lungimirante sarà possibile proteggere i consumatori e garantire la stabilità del mercato.

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