Finanza Personale Assicurazioni Danni da incendio: come funziona il risarcimento

Danni da incendio: come funziona il risarcimento

Guida completa su responsabilità, procedure e tempi per ottenere il risarcimento dei danni da incendio in condominio e proprietà privata.

13 Luglio 2025 10:30

Capita più spesso di quanto si pensi di imbattersi in situazioni drammatiche legate a danni da incendio. Basta un corto circuito, un fornello dimenticato acceso o un malfunzionamento dell’impianto condominiale, e in un attimo si scatena il caos.

Fuoco e fumo non colpiscono soltanto muri e arredi, ma anche la serenità di chi abita quegli spazi. Comprendere come agire subito dopo l’evento è fondamentale, perché i costi di recupero e le conseguenze psicologiche possono risultare enormi.

Serve chiarezza e un metodo ben strutturato per gestire ogni tappa che segue l’incendio, compresa la determinazione delle varie forme di responsabilità e il conseguente percorso verso il risarcimento.

Quando l’origine determina la portata del problema

È scontato dirlo, ma occorre valutare se l’incendio si è innescato in un’area condominiale o in un’unità abitativa specifica. Se il rogo ha preso forma in una parte comune, il condominio potrebbe essere tenuto a intervenire nelle spese, ripartite secondo le tabelle millesimali. Diverso è il discorso quando l’appartamento privato è la fonte del danno: in quel caso, il proprietario è chiamato a rispondere economicamente.

Avvalersi di un’assicurazione incendio si rivela cruciale per affrontare con maggiore serenità le spese, dal ripristino dei locali alla sostituzione dei beni. Ecco perché è essenziale leggere con attenzione la polizza e tenere la documentazione in un luogo sicuro, pronta da esibire in caso di necessità.

Valutare i costi del sinistro: franchigia e scoperto

Trascorsi i primi momenti di concitazione, bisogna denunciare il sinistro alla compagnia assicurativa entro i tempi previsti dal contratto. La compagnia incarica un perito di verificare lo stato dei locali, le cause e l’entità dei danni.

Nel calcolo della liquidazione incidono due elementi tecnici decisivi: la franchigia, ovvero la quota fissa a carico dell’assicurato, e lo scoperto, la percentuale di spesa che resta comunque a carico dell’assicurato. Per chiarire, se il danno è pari a 50.000 euro e la franchigia è di 1.000 euro, con uno scoperto del 10% il rimborso effettivo si riduce: un meccanismo che può incidere pesantemente sul bilancio di chi subisce l’incendio.

Dalla presentazione della domanda ai tempi di risarcimento

Per avviare correttamente la pratica, è determinante fornire una documentazione completa, composta da foto, verbali dei Vigili del Fuoco, elenco dei beni lesionati e preventivi di ripristino. Una volta raccolti i materiali, si passa a una fase di analisi in cui la compagnia valuta l’effettiva copertura e procede, eventualmente, con la liquidazione.

Qui entrano in gioco eventuali esclusioni assicurative, tipicamente riferite a eventi eccezionali o intenzionali, che possono compromettere il rimborso. I tempi risarcimento variano in base alla complessità del caso: dalle poche settimane per incidenti di entità ridotta, fino a più di tre mesi nei casi che richiedono ulteriori accertamenti.

Per evitare incomprensioni e ritardi, è basilare consultare con attenzione le clausole contrattuali e mantenere un dialogo costruttivo con la propria compagnia, così da ripartire con più fiducia dopo un evento che spesso lascia segni profondi, materiali e non.

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