Antitrust indaga su Revolut: tra investimenti e blocchi conto

Lo scenario italiano si anima con l’indagine avviata dall’Antitrust nei confronti di Revolut, che secondo diverse segnalazioni avrebbe adottato pratiche commerciali scorrette nella promozione di servizi bancari e di fintech.

Sotto esame ci sono i meccanismi di investimenti su azioni e criptovalute, nonché la modalità con cui la società gestisce i conti correnti. In particolare, l’assenza di chiarezza sui costi, unitamente al blocco improvviso dei conti, ha generato perplessità tra i consumatori.

L’inchiesta si è intensificata dopo ispezioni condotte dall’AGCM e dalla Guardia di Finanza nella sede italiana di Revolut, alimentando l’interesse pubblico su metodologie, trasparenza e possibili penali.

Revolut: questioni legate alle azioni e alla gestione del rischio

La promessa da parte di Revolut di investire in azioni frazionate “senza oneri” nasconderebbe costi aggiuntivi e limitazioni, tra cui possibili vincoli nei diritti di voto e nella trasferibilità delle quote.

La capacità di intervenire su stop-loss e take-profit sarebbe ristretta, compromettendo la gestione del rischio e spingendo molti utenti a segnalare l’incompletezza delle informazioni ricevute.

Questo aspetto coinvolge non solo gli investitori più esperti, ma anche chi si avvicina al mercato per la prima volta, attratto da un ambiente che appare innovativo ma che in realtà richiede un solido bagaglio di conoscenze.

Conti correnti e criticità operative

Sul fronte dei servizi bancari, l’Autorità ha evidenziato numerosi reclami relativi a sospensioni dei conti Revolut senza preavviso, con conseguente impossibilità di accedere a fondi per periodi prolungati.

Anche ottenere un IBAN italiano si sarebbe rivelato complesso per diversi clienti, a causa di requisiti poco chiari e procedure poco lineari. Gli utenti lamentano inoltre la carenza di un servizio di supporto tempestivo, accentuando il senso di vulnerabilità in situazioni urgenti.

Nonostante queste problematiche, l’azienda ha dichiarato di voler collaborare con le autorità competenti, ribadendo il proprio impegno a elevati standard di conformità.

Implicazioni regolatorie e prospettive future di Revolut

Le possibili sanzioni a carico di Revolut potrebbero arrivare fino a dieci milioni di euro, in linea con le disposizioni dell’AGCM. Il quadro rientra in una cornice di controllo più severo, dove la Banca di Lituania ha già multato la società per 3,5 milioni di euro, citando lacune nei controlli antiriciclaggio.

Questo ennesimo intervento sancisce la volontà degli organi di vigilanza di regolare il mercato innovativo delle fintech, garantendo parità di diritti tra gli operatori tradizionali e le realtà emergenti come Revolut.

Chi investe o apre conti con piattaforme digitali è così sempre più spinto a verificare le condizioni effettive e a evitare rischi imprevisti, creando una cultura economica caratterizzata da maggiore consapevolezza e attenzione.