Finanza Personale Affitti brevi, nuovi limiti e sanzioni fino a 10mila euro: ecco dove

Affitti brevi, nuovi limiti e sanzioni fino a 10mila euro: ecco dove

Il Comune di Firenze introduce regole per gli affitti brevi: limiti di superficie, divieto di keybox, sanzioni e controlli digitali.

17 Maggio 2025 13:00

Firenze si pone come avanguardia nella regolamentazione degli affitti brevi, introducendo un sistema di norme che punta a un equilibrio tra l’offerta turistica e la salvaguardia del patrimonio urbano e sociale. Le nuove disposizioni comunali rappresentano una svolta nel settore delle locazioni turistiche, spesso caratterizzato da una regolamentazione insufficiente e da un’espansione incontrollata.

Il Consiglio comunale, sotto la guida di Sara Funaro, ha varato un regolamento locazioni che va oltre i parametri nazionali. Mentre il decreto Salva Casa stabilisce una superficie minima di 20 metri quadri per gli affitti brevi, Firenze alza l’asticella a 28 metri quadri, fissando anche standard specifici per le singole stanze: 9 metri quadri per una persona e 14 per due. Questa scelta non solo si distingue per la sua ambizione, ma si pone anche in contrasto con le indicazioni del Consiglio di Stato, che aveva espresso dubbi sulla legittimità di tali limitazioni a livello locale.

Il divieto di usare le keybox

Tra le novità più significative, il divieto di utilizzare keybox per la consegna delle chiavi rappresenta un punto di svolta. Questi dispositivi, spesso utilizzati per bypassare i controlli sull’identità degli ospiti, saranno sostituiti da un sistema più trasparente. I proprietari dovranno iscriversi a un Registro comunale e ottenere un’autorizzazione valida per cinque anni, presentando documentazione che attesti la conformità edilizia, urbanistica e igienico-sanitaria degli immobili. L’obiettivo è chiaro: garantire una maggiore trasparenza e legalità nel settore.

Sanzioni fino a 10mila euro

Per assicurare il rispetto delle regole, l’amministrazione comunale adotterà tecniche innovative di controllo, come lo scraping dei dati dai portali online dedicati agli affitti brevi. Le verifiche potranno essere effettuate anche mediante accessi diretti agli alloggi. In caso di violazioni, le sanzioni previste sono severe: da 1.000 a 10.000 euro per ogni unità immobiliare non conforme. Inoltre, l’autorizzazione potrà essere revocata in caso di impiego di lavoro irregolare, un ulteriore passo verso una gestione più etica del settore.

Il regolamento introduce anche clausole specifiche per la decadenza delle autorizzazioni. Queste verranno revocate automaticamente in caso di vendita dell’immobile o se l’attività rimane inattiva per oltre 12 mesi. Tali misure mirano a prevenire l’abuso delle licenze e a garantire che gli immobili siano effettivamente utilizzati per gli scopi dichiarati.

In sintesi, Firenze si propone come modello di regolamentazione locale, affrontando con decisione le sfide poste dal settore degli affitti brevi. Con un approccio innovativo e rigoroso, la città mira a tutelare il proprio tessuto urbano e sociale, bilanciando le esigenze del turismo con quelle dei residenti. Questo regolamento rappresenta un passo avanti significativo nella gestione di un settore in rapida evoluzione, ponendo le basi per un futuro più sostenibile e responsabile.

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