Finanza Notizie Italia Piano Conte anti-evasione: bonus e incentivi per scontrini e carte di credito. Obbligo fattura elettronica anche per forfettari?

Piano Conte anti-evasione: bonus e incentivi per scontrini e carte di credito. Obbligo fattura elettronica anche per forfettari?

25 Settembre 2019 11:57

Parola d’ordine: estirpare il male italiano dell’evasione fiscale. Accanto al ruolo di leadership che vuole dare all’Italia nella difesa dell’ambiente, il premier Giuseppe Conte parla da New York di “un patto” che vuole fare “con i cittadini italiani onesti”. Un patto “pagare tutti per pagare meno”. E per dire basta una volta per tutte alla piaga dell’evasione.

“Mi sto convincendo che il problema centrale di tutto il nostro sistema economico sia l’evasione – ha detto il premier, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu – se noi non riusciamo a ridurre l’evasione la crescita resterà soffocata, ci faremo latori di un intervento radicale nella manovra di Bilancio, è chiaro che dobbiamo pensare a diversi meccanismi di incentivazione della moneta elettronica, degli scontrini, dei pagamenti digitali e anche al carcere per i grandi evasori». Così Conte dagli States, stando a quanto riporta il Corriere della Sera.

Si profilano insomma tempi duri per gli italiani – tanti – affezionati al contante e sostenitori anche della logica dei soldi sotto il materasso, per paura di eventuali crac delle banche.

Conte ha intenzione infatti di lanciare un piano che metta al centro soprattutto la moneta elettronica, ovvero l’antitesi del contante. “Il governo lavora a una misura radicale”, conferma il premier, una misura nuova che il premier chiede agli italiani di accettare”. Usa il termine “sorpresa” che cambierà in modo radicale la vita dei cittadini. E che, inevitabilmente, boccerà l’utilizzo del contante.

Il Corriere parla di un piano che sarebbe incentrato su bonus a favore di “chi emette scontrini e incentivi a chi utilizza le carte di credito”, in definitiva sgravi a chi fa uso della moneta elettronica. Facendo riferimento alle parole di Conte, spunta insomma la «possibilità di meccanismi premiali» per chi usa oltre un certo livello di spesa la moneta elettronica.

“Esiste un tavolo di studio al momento e alla fine fra qualche settimana dovremo scegliere le misure più adatte”. Il piano prevede non solo premi e incentivi per chi utilizza la moneta elettronica ma, ovviamente, “pene più severe per chi non paga le tasse”.

EVASIONE FISCALE: MOSTRO CHE MANGIA ALLO STATO PIU’ DI 100 MILIARDI L’ANNO

Così l’articolo del Corriere dedicato alla battaglia di Giuseppe Conte contro l’evasione fiscale:

“Alla disperata ricerca di fondi per evitare l’aumento dell’Iva e rimettere in moto l’economia, il governo studia un nuovo piano contro l’evasione fiscale. Un mostro che mangia allo Stato più di 100 miliardi l’anno, e che il governo vuole sconfiggere giocando tutto sulla ‘tracciabilità’ dei pagamenti. Arrivando anche a considerare la possibilità di portare in detrazione dai redditi le spese per alcuni servizi che oggi difficilmente vengono fatturate regolarmente, come quelle per la manutenzione della casa“.

Riguardo alle sanzioni, queste potrebbero essere comminate a quei “professionisti che non si dotano di un ‘Pos’, per accettare bancomat e carte. Mentre l’idea di penalizzare ulteriormente i prelievi di contante (la soglia di allerta scatta oltre i mille euro giornalieri e i 5 mila mensili), sarebbe stata scartata. Non quella di inasprire le pene per i grandi evasori, estendendo le fattispecie che già oggi prevedono, ad esempio, il carcere per i reati fiscali“.

Il Sole 24 Ore riporta altre indiscrezioni sul piano a cui il governo M5S-PD sta lavorando, nell’affrontare la questione delle Partite Iva, rendendo noto che il regime forfettario fino a 65mila euro non sarà cancellato. L’idea è, tuttavia, di introdurre “correttivi antievasione”. E “tra questi – scrive il quotidiano di Confindustria – si studia la possibilità di introdurre l’obbligo di fattura elettronica per i contribuenti con imposta secca al 15 per cento. Un ragionamento che sta soppesando anche le controindicazioni, perché si tratta di inserire un adempimento per piccoli e piccolissimi operatori che sarebbero chiamati a prendere confidenza con i software o con la piattaforma «Fattura e corrispettivi» sul sito dell’agenzia delle Entrate“.