Notiziario Notizie Italia Italia: stop alla flessione? Previsto scenario di lieve miglioramento

Italia: stop alla flessione? Previsto scenario di lieve miglioramento

5 Agosto 2019 10:38

I prossimi mesi potrebbero vedere un leggero miglioramento dlel’economia italiana, soprattutto sul fronte della produzione. Lo prevede l’Istat che nel suo consueto bollettino economico mensile, diffuso oggi, rileva come l’indicatore anticipatore abbia interrotto la tendenza alla flessione in atto dalla fine dello scorso anno, prospettando uno scenario di lieve miglioramento dei livelli produttivi. Grazie soprattutto al ritorno della fiducia.

A luglio l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato un marcato aumento per effetto di un miglioramento di tutte le componenti. Il recupero della fiducia dei consumatori è stato determinato soprattutto dalla componente economica e dalle attese sulla disoccupazione. Per quanto riguarda le imprese, l’indice di fiducia ha segnato un progresso, raggiungendo il valore massimo da ottobre 2018. L’aumento è stato diffuso tra i settori economici a eccezione del settore manifatturiero per il quale sono peggiorati i giudizi sul livello degli ordini e migliorati quelli sulle attese sulla produzione, con una diminuzione del saldo relativo alle scorte di prodotti finiti.

“Benino, ma non basta – ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Siamo lieti del giudizio positivo dell’Istat, che indica un miglioramento dei livelli produttivi, ma non ci sentiamo di condividerlo, visto che la produzione industriale a giugno è scesa dello 0,2% su base mensile dello 0,7% sul trimestre precedente e dell’1,2% su base annua. Per non parlare del Pil che è rimasto fermo”.

Il quadro ad oggi
Secondo la stima preliminare, nel secondo trimestre, il Pil italiano ha registrato una variazione congiunturale nulla a sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria e di un contenuto incremento in quello dei servizi. A giugno, l’indice della produzione industriale, dopo l’ampio incremento di maggio, si è ridotto marginalmente in termini congiunturali.

A seguito dell’evoluzione positiva nella prima parte dell’anno, a giugno l’occupazione ha mostrato una stabilizzazione e il tasso di disoccupazione è diminuito ulteriormente, pur non riducendo il gap con la media dell’area euro.

Sotto la spinta dei ribassi dei beni energetici, a luglio, l’inflazione ha continuato a rallentare e si è ampliato il differenziale negativo con la dinamica dei prezzi al consumo nell’area dell’euro e nei principali partner europei.