Notiziario Notizie Italia E’ boom di multe, ma solo 4 su 10 le pagano. Al Sud quasi nessuno. Cosa succede?

E’ boom di multe, ma solo 4 su 10 le pagano. Al Sud quasi nessuno. Cosa succede?

28 Maggio 2018 11:27

multa

Negli ultimi dieci anni le multe comminate dai vigili urbani a seguito della violazione del codice della strada sono
aumentate di quasi l’81 per cento, ma il numero di automobilisti che le hanno pagate è sceso drasticamente. Nel 2016 appena il 39%, vale a dire nemmeno quattro su dieci, di chi ha ricevuto una contravvenzione per aver lasciato l’auto in divieto di sosta o per non aver rispettato i limiti di velocità ha eseguito il pagamento. Il rimanente 61% non lo ha proprio fatto e forse lo ha eseguito solo in seguito, approfittando dell’introduzione della rottamazione delle cartelle avvenuta in più riprese in questi ultimi due anni.

E’ ciò che emerge dai dati raccolti dalla Cgia di Mestre. Nel 2016 gli oltre 8 mila Comuni italiani hanno disposto quasi 2,5 miliardi di euro di multe per la violazione del codice della strada, anche se poi hanno riscosso circa 1 miliardo (cioè il 38,8 per cento). Rispetto a 10 anni prima, la situazione per le casse comunali è peggiorata moltissimo. Nel 2006, infatti, a fronte di 1,3 miliardi di multe comminate, a onorarle era stato quasi il 60 per cento dei destinatari della sanzione.

A livello regionale, la percentuale della riscossione delle contravvenzioni stradali comminate dai vigili urbani dei Comuni del Sud si attesta al 27,5 per cento, con punte minime del 23,2 per cento in Campania e addirittura del 18,4 per cento in Sicilia. Sale al 34,2 per cento nel Centro, per attestarsi al 42,9 per cento nel Nordovest e al 56 per cento nel Nordest. Le amministrazioni comunali più virtuose sono quelle ubicate nella regione Friuli Venezia Giulia (65,2 per cento di riscossione), nella Provincia Autonoma di Bolzano (74,2 per cento) e, in particolar modo, nel Molise (74,5 per cento).

Cosa succede se non si paga una multa stradale?
Quando si commette una violazione al codice della strada, la multa è l’inizio di un complesso procedimento sanzionatorio.
Entro 5 giorni dal ricevimento della contravvenzione è possibile pagare la sanzione nella misura minima, usufruendo di uno sconto del 30 per cento. Decorso tale termine e sino al 60° giorno successivo, la sanzione è dovuta in misura piena (senza sconti).
In caso di mancato pagamento, presso la residenza del proprietario del veicolo verrà notificato un “verbale” contro il quale è possibile ricorrere al Giudice di Pace nel termine di 30 giorni o al Prefetto entro 60 giorni.
Se si continua a non pagare, si riceverà una cartella di pagamento (nell’ipotesi in cui l’ente locale si avvale del concessionario della riscossione, ad esempio, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione). Decorsi 60 giorni dalla notifica di quest’ultima, persistendo la morosità, l’ente della riscossione attiverà le procedure cautelari ed esecutive. Nel caso di debiti sino a 1.000,00 euro, prima di procedere, il concessionario dovrà inviare al contribuente per posta ordinaria un’ulteriore comunicazione di sollecito.
Tra le procedure cautelari, vi può essere il fermo amministrativo dei veicoli intestati al debitore. Prima di procedere, anche in questo caso il contribuente riceverà una comunicazione di preavviso con la quale viene invitato a mettersi in regola. Infine, vengono attuate le procedure esecutive vere e proprie che in questi casi consistono nel pignoramento
di somme del contribuente presso terzi, ad esempio conto corrente o stipendio.