Finanza Dati Macroeconomici Consumi: vendite in ripresa a dicembre per effetto Natale. 2020 anno nero per i negozi ma è boom dell’ecommerce

Consumi: vendite in ripresa a dicembre per effetto Natale. 2020 anno nero per i negozi ma è boom dell’ecommerce

5 Febbraio 2021 11:01

Il Natale sostiene i consumi a dicembre, che tornano a salire nonostante le restrizioni imposte per il Covid. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, le vendite al dettaglio nell’ultimo mese del 2020 sono aumentate del 2,5% rispetto a novembre, grazie soprattutto alle vendite dei beni non alimentari (+4,8%) mentre sono state quasi stazionarie quelle dei beni alimentari (+0,1%). Su base tendenziale, quindi nel confronto con dicembre 2019, le vendite al dettaglio hanno segnato però una flessione del 3,1%. E nell’intero 2020 la riduzione è addirittura del 5,4% rispetto all’anno precedente.

Nel complesso del 2020 i consumi sono stati fortemente influenzati dall’emergenza sanitaria, con una forte eterogeneità dei risultati sia per settore merceologico, sia per forma distributiva. Il comparto non alimentare ha subito una pesante caduta, anche a causa delle chiusure degli esercizi disposte per fronteggiare la pandemia, mentre il settore alimentare ha segnato un risultato positivo. Hanno registrato un pesante calo delle vendite soprattutto i piccoli negozi, mentre la grande distribuzione ha risentito negativamente dall’andamento del comparto non alimentare. L’unica forma distributiva a segnare una forte crescita è stata l’ecommerce.

“I dati sulle vendite al dettaglio del 2020 dimostrano come l’emergenza sanitaria abbia impattato sulle abitudini di acquisto dei consumatori, modificando fortemente i loro comportamenti: nell’anno segnato dalla pandemia e dai lockdown, si registra un boom per l’e-commerce, che cresce del +34,6% rispetto al 2019 – sottolinea Carlo Rienzi, presidente di Codacons – A fare le spese di tale situazione i piccoli negozi, per i quali il 2020 è stato l’anno nero, con le vendite calate del -10,1% su base annua e picchi del -14,4% per gli esercizi non alimentari”.