Fisco Tasse e imposte Stangata su RC Auto e gasolio: dal 2026 assicurazioni e carburanti più cari per gli italiani

Stangata su RC Auto e gasolio: dal 2026 assicurazioni e carburanti più cari per gli italiani

Dal 2026 RC Auto più cara e accise sul gasolio in aumento: ecco cosa cambia per gli automobilisti italiani e l'impatto sui costi annuali.

16 Dicembre 2025 08:56

Le ultime disposizioni in materia di RC Auto stanno generando non poche perplessità tra chiunque si trovi a fronteggiare un ulteriore aggravio fiscale. La discussione si concentra su un possibile “esborso indiretto” che potrebbe penalizzare soprattutto il portafoglio di molte famiglie. Il rincaro, come ben si vocifera, sarebbe destinato a pesare in modo notevole sulle tasche di milioni di cittadini, con effetti che rischiano di protrarsi a lungo termine. Tra i vari fattori di criticità, spicca l’incremento sui premi dell’auto e il rafforzamento delle imposte collegate al carburante, scenario che qualcuno definisce un vero e proprio “doppio colpo” dal quale sarà complicato riprendersi.

Rincaro assicurativo e costi sempre più gravosi

Gli addetti ai lavori sottolineano che l’assicurazione obbligatoria incide già in maniera importante sul bilancio delle famiglie e qualsiasi ritocco verso l’alto rappresenta un impegno finanziario inevitabile. L’aumento delle tariffe, secondo molte associazioni per la tutela dei consumatori, non risparmia nessuno: questa tendenza, definita dai più come aumento premi, comporta che i costi medi di polizza siano saliti costantemente. Per chi ha cercato di contenere le spese rinunciando a polizze accessorie, ora si teme un ulteriore salto dei prezzi che rischia di colpire, ancora una volta, i consumatori meno tutelati. Appare chiaro come il quadro generale non sia favorevole a politiche di risparmio e, almeno per il momento, gli automobilisti restano in attesa di soluzioni più eque.

Non appare migliore la situazione sul fronte delle imposte applicate ai carburanti. Il riallineamento delle accise gasolio prevede infatti un incremento nel costo al litro, che si traduce in una spesa annua aggiuntiva per tanti cittadini abituati a fare più di un pieno al mese. In pratica, coloro che utilizzano un diesel come mezzo quotidiano si vedono applicare un onere in più, a fronte di un beneficio quantificato come nullo o di poco conto. La circostanza è aggravata dal fatto che, nonostante piccoli risparmi marginali (come il congelamento delle multe), la bilancia dei costi pende visibilmente a sfavore dell’utenza media. In questo contesto, il ruolo delle associazioni consumatori, tra le quali figura in primo piano il Codacons, diventa fondamentale per segnalare l’iniquità dei provvedimenti vigenti.

Il parere degli automobilisti e la Legge di Bilancio

Per i diretti interessati, ossia gli automobilisti italiani, la prospettiva di un ulteriore carico fiscale non rappresenta soltanto un fattore di stress economico, ma apre anche interrogativi sulle dinamiche politiche e sulle effettive intenzioni di chi governa. In molti si chiedono se la nuova Legge di Bilancio, con i suoi incrementi strutturali, non sia stata pensata in modo poco lungimirante, andando a compromettere la sicurezza stradale (aumentando i rischi di evasione assicurativa) e frenando lo sviluppo di sistemi di mobilità più sostenibili. Rimane cruciale comprendere se le misure introdotte cerchino di compensare il costo della fiscalità generale o se si tratti di una strategia indirizzata a generare gettito senza considerare le conseguenze per l’economia familiare. Il confronto tra istituzioni e utenti della strada, in definitiva, sembra destinato a proseguire ancora a lungo.

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